Zanchetta, giovane promessa nel mondo del calcio, ha rivelato dettagli interessanti sul suo percorso sportivo e il legame unico con il padre. Allenatore dell’Inter Primavera, il padre di Zanchetta gioca un ruolo cruciale nel suo sviluppo, nonostante che il giovane calciatore affermi di essere in grado di gestire il proprio cammino in modo autonomo. Scopriamo assieme cosa ha detto in un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport.
Il giovane Zanchetta ha espresso chiaramente come il legame con il padre, allenatore dell’Inter Primavera, non influisca sulle sue scelte calcistiche. «Mio padre non mi ha mai influenzato nella scelta, anzi, essendo il mio allenatore mi tratta come gli altri», ha spiegato. Dunque, nonostante la situazione peculiare, il talento emergente sente di ricevere un trattamento equo: quando è il momento di lodarlo, il padre non esita a farlo, ma sa anche essere severo quando è necessario.
La relazione tra padre e figlio si basa su una comunicazione diretta, schietta e onesta. «Il nostro è un rapporto schietto e diretto» ha continuato. Ma la sfida di essere allenato dal proprio genitore non è priva di difficoltà. Zanchetta ha notato che non è un’impresa semplice, eppure ha sottolineato come la famiglia sia stata in grado di gestire questa situazione. «Ci convivo da sempre», ha detto, rivelando una calma interiore e una maturità raramente vista tra i giocatori della sua età. Non mancano, infine, coloro che lo vedono con un velo di invidia, ma per lui conta solo il lavoro duro. «La verità è che senza la testa e la costanza non vai avanti comunque», ha chiosato, offrendo uno sguardo sulle sue aspettative future.
Un modello da seguire: ispirazioni nel mondo del calcio
Quando si parla di modelli di riferimento, Zanchetta non ha dubbi. Ha rivelato di avere una grande ammirazione per giocatori di livello mondiale, specificamente per Sergio Busquets e Toni Kroos. Entrambi, con stili di gioco distintivi, sembrano influenzare il giovane calciatore. «Ho sempre ammirato Busquets e Kroos», ha affermato, dimostrando di avere una chiara visione del tipo di giocatore che aspira a diventare.
Attualmente, con una mentalità aperta al miglioramento, Zanchetta ha aggiunto che sta studiando calciatori come Rodri e Hakan Çalhanoğlu. Le tecniche di gioco e le caratteristiche di questi atleti sono per lui una fonte di ispirazione e un punto di partenza per ulteriori sviluppi nel suo stile di gioco. L’approccio analitico di Zanchetta sembra essere un aspetto fondamentale della sua formazione, dimostrando cosa significa essere un calciatore moderno. Questa dedizione nello studio dei grandi nomi del calcio internazionale è segno della sua ambizione e della sua voglia di emergere in un mondo competitivo.
Insomma, il giovane talento ha chiarito con franchezza come tanto la sua danza sul terreno di gioco, quanto il legame con il padre, siano essenziali nella sua carriera e nella sua crescita personale. La determinazione e il desiderio di apprendere da chi ha fatto la storia del calcio lo porteranno, chissà, a scrivere la sua storia nei prossimi anni.