L’Inter Primavera ha fatto un ulteriore passo avanti nella Youth League, ottenendo la terza vittoria consecutiva in altrettante partite. Questa volta la squadra, guidata da Andrea Zanchetta, ha trionfato sul campo ostile dello Young Boys con un punteggio di 3-2. Le parole di Zanchetta, rilasciate a FcInternews.it, rivelano il suo orgoglio per la prestazione dei giovani nerazzurri, che hanno dimostrato determinazione e qualità, anche nelle difficoltà.
La soddisfazione di Andrea Zanchetta è palpabile dopo questa vittoria in terra svizzera. “Mi è piaciuta la qualità fino a quando siamo stati in undici contro undici,” afferma. “Dopo, poi, è emerso il carattere della squadra che ha letteralmente dato tutto per mantenere il risultato nonostante la stanchezza.” Nonostante le difficoltà, i ragazzi hanno mantenuto la lucidità e le occasioni sono fioccate anche quando si è giocato in dieci. Questi aspetti, sottolineati dall’allenatore, fanno ben sperare per il futuro della squadra. La resilienza e la mentalità vincente sono fondamentali in una competizione come la Youth League.
Le critiche all’arbitraggio e le considerazioni di Zanchetta
Un tema toccato nel post-gara è stato l’arbitraggio. Zanchetta, pur non volendo addossare colpe allo stesso, ha notato alcune scelte che avrebbero potuto favorire la sua squadra. “Dico la verità,” ha dichiarato, “magari qualche fischio in più a nostro favore ci sarebbe stato bene.” Riconosce però il buon operato dell’arbitro Quieto, un giovane del 2005, il quale ha comunque arbitrato una partita impegnativa. Tuttavia, Zanchetta avverte che certe ingenuità devono essere evitate: “L’ammonizione era giusta,” commenta, riflettendo sull’importanza dell’esperienza nei momenti critici di un match.
Le promesse della Primavera: Cocchi sotto i riflettori
Parlando di giocatori chiave, non si può non citare Cocchi, la cui prestazione merita sicuramente una menzione speciale. Quando viene chiesto a Zanchetta cosa manca a Cocchi per approdare in prima squadra, lui sorride e afferma: “Se avessi la risposta, sarei ricco…” Tuttavia, Zanchetta è chiaro riguardo alle qualità del giovane. A suo avviso, l’aspetto mentale e la convinzione saranno i veri fattori determinanti per il suo eventuale salto al livello superiore. “Deve lavorare sodo e abituarsi a mantenere un ritmo di allenamento elevato,” è la sua raccomandazione. Queste parole indicano la volontà di fomentare il talento naturale senza dare nulla per scontato.
Berenbruch e Aidoo: una chance con la prima squadra
La notizia di Berenbruch e Aidoo che saranno convocati in panchina con la prima squadra è un segnale importante. “E’ una gioia per i ragazzi,” spiega Zanchetta, manifestando il suo contentezza. Con infortuni che colpiscono il gruppo, l’occasione è propizia per dimostrare il proprio valore. Anche se Zanchetta chiarisce: “Dobbiamo restare con i piedi per terra,” insegna ai ragazzi che la strada è lunga e che le opportunità devono essere colte al volo. Le qualità sono quelle giuste per eccellere, ma è fondamentale restare concentrati e continuare a migliorare.
Un passo verso gli ottavi: il format della competizione
Infine, riguardo alla crescente vicinanza alla qualificazione agli ottavi di finale, Zanchetta esprime entusiasmo per la competizione: “Mi piace mettermi alla prova.” Sebbene non gli importi molto circa il formato del torneo, sottolinea l’importanza dell’esperienza e della preparazione per i suoi ragazzi. “Affrontare avversari di livello alto,” afferma, “è cruciale dal punto di vista fisico e tecnico.” Questo approccio pragmatico dimostra la sua dedizione alla formazione dei giovani talenti, indipendentemente dall’impostazione del torneo, quello che conta è far crescere i ragazzi, preparandoli al migliore futuro possibile.