Eusebio Di Francesco, l’allenatore del Venezia, ha condiviso le sue impressioni dopo il recente trionfo della sua squadra contro il Cagliari, una partita che ha rivelato non poche insidie. Il match, vinto 2-1, ha messo in evidenza alcuni elementi chiave nella strategia del tecnico e la crescita del gruppo. Di Francesco ha voluto porre l’accento sulle difficoltà affrontate nel finale e la determinazione che ha spinto la sua squadra a cercare il successo.
Nel commentare il match, Di Francesco ha rivelato di aver percepito una certa apprensione con l’ingresso di Pavoletti in campo. Infatti, il centravanti sardo aveva già inflitto danni alla sua difesa l’anno precedente, segnando una doppietta. L’allenatore ha sottolineato l’importanza di avere la capacità di reagire nei momenti critici, evidenziando come la squadra abbia trovato la forza per lanciarsi verso il secondo gol decisivo. “Non dico che questa vittoria fosse del tutto meritata, ma considerando le partite precedenti, in cui abbiamo lasciato punti preziosi – certamente la vittoria attuale fa ben sperare,” ha detto Di Francesco. Quest’affermazione riflette il desiderio di ricompensa dopo considerabili sforzi. La carica emotiva, combinata con la tattica, sembra aver mostrato finalmente i propri frutti.
Esplorando più in dettaglio il significato di questa vittoria, Di Francesco ha messo in risalto che ora si trovano a solo 2 punti dalla tanto agognata zona salvezza. Ha precisato che l’importanza della sfida contro il Cagliari non andava sottovalutata: “Non volevo caricare troppo la squadra prima del match,” ha detto, spiegando le sue scelte comunicative. La fretta di arrivare a un certo risultato potrebbe aver provocato una pressione eccessiva. Sottolineando il ruolo cruciale di Stankovic, un altro pezzo importante nel puzzle, l’allenatore ha dichiarato che il Venezia sta finalmente costruendo un’identità solida. Con una maggiore coesione e consapevolezza, i ragazzi sembrano essere meno soggetti a sbalzi emotivi, creando un miglior equilibrio che si traduce in prestazioni più stabili.
Quando si tratta di pianificare la partita contro il Cagliari, Di Francesco ha adottato un approccio flessibile. Ha alternato pressioni alte e basse, tentando di trovare il giusto compromesso per tenere a bada gli avversari. “Chi ha guardato con attenzione avrà notato che non era solo un gioco di attesa, ma piuttosto un’analisi equilibrata del gioco,” ha spiegato. Il tecnico ha saputo adattare le sue strategie in base a come si sviluppava il match, dimostrando una comprensione profonda del gioco e delle dinamiche in atto. Questa manovra ha permesso ai suoi uomini di rimanere concentrati evitando troppi alti e bassi.
Infine, Di Francesco ha affrontato la questione sul finale di gara, evidenziando quanto fosse cruciale mantenere il controllo nonostante l’entrata di Pavoletti. “Quando è subentrato, ho pensato subito all’anno scorso, era una specie di ghost del passato,” ha detto, indicando come eventi passati possano influenzare il presente. Il tecnico ha espresso la speranza che i suoi uomini meritassero veramente i tre punti. D’altronde, una certa dose di fortuna è sempre costante nel calcio, e il mister ha affermato che il risultato finale ha giovato alla serenità dell’ambiente. Parlando della linea difensiva, ha sottolineato che, nonostante la prestazione fosse generalmente soddisfacente, ci sono stati momenti in cui avrebbe preferito vedere i suoi difensori più alti in campo. “Hanno certamente le capacità per farlo,” ha concluso, lasciando intendere ulteriori margini di miglioramento.