Il settore automobilistico sta attraversando una metamorfosi senza precedenti, con nuove tecnologie che si stanno affermando e termini siglati che possono risultare un vero rompicapo per i neofiti. Da BEV a EREV, l’universo dei veicoli elettrificati è ricco di acronimi che necessitano di essere svelati. In questa guida, esploreremo le definizioni più importanti per orientarsi in modo più semplice e chiaro nel mondo dell’auto moderna.
Quando parliamo di BEV, facciamo riferimento a un tipo di veicolo che funziona esclusivamente grazie a batterie elettriche. Non c’è alcun motore a combustione interna a bordo, il che, in parole povere, significa che questi veicoli non emettono gas di scarico durante la guida. Ma come funziona esattamente un BEV? In sostanza, è dotato di un pacco batterie ricaricabile, che può essere rifornito direttamente attraverso la rete elettrica.
L’autonomia varia in base al modello e alla capacità delle batterie. Tra i più noti vi sono la Tesla Model 3 e la Fiat 500 elettrica, entrambi esempi emblematici del potere dell’elettrico. Questi veicoli stanno rapidamente guadagnando popolarità grazie alla loro efficienza e alla sempre maggiore disponibilità di colonnine di ricarica in tutto il mondo. Ogni volta che ci si collega a una presa, si sta contribuendo a una mobilità più sostenibile. Oltre all’impatto ambientale positivo, i BEV offrono anche un notevole risparmio sui costi di carburante. Un’ottima opportunità per chi cerca di ridurre le spese legate all’auto.
La categoria dei PHEV, o veicoli ibridi ricaricabili, rappresenta un compromesso interessante. Questi veicoli combinano un motore termico, che funziona con benzina o diesel, con un motore elettrico. La particolarità di un PHEV è la possibilità di ricaricare la batteria, il che consente di percorrere brevi distanze in modalità completamente elettrica, ponendo l’attenzione su un’esperienza di guida più pulita.
Immaginate di avere un veicolo che può viaggiare senza inquinare fino a una certa distanza; una volta esaurita l’energia elettrica, il motore termico subentra, garantendo la continuità del viaggio. Questa opzione è particolarmente utile per coloro che pensano di voler avvicinarsi al mondo dell’elettrico ma non si sentono pronti a fare un cambiamento radicale, avendo bisogno di praticità e rassicurazione. La differenza principale rispetto ai full hybrid sta nella possibilità di ricaricare la batteria esternamente. Molti modelli di PHEV offrono anche buone prestazioni, rendendo l’ibrido ricaricabile una scelta sempre più popolare.
Passiamo ora agli HEV, i veicoli ibridi che non necessitano di una ricarica esterna. Questo sistema è progettato in modo che la batteria si ricarichi mentre si guida, utilizzando l’energia recuperata durante le frenate. Questo meccanismo di recupero energetico consente di sfruttare al meglio le prestazioni del motore termico. Esistono due categorie principali di HEV: i full hybrid, che utilizzano in modo consistente il motore elettrico, e i mild hybrid, dove l’assistenza elettrica è limitata principalmente alle fasi di accelerazione.
La chiave del successo degli HEV risiede nella loro capacità di aumentare l’efficienza senza fare a meno completamente dei combustibili fossili. Per chi desidera un primo passo verso una mobilità più ecosostenibile, questo tipo di veicolo rappresenta una scelta molto valida. Nonostante non offrano i vantaggi dei BEV in termini di emissioni zero, riescono comunque a ridurre il consumo di carburante e le emissioni complessive, contribuendo a un minore impatto ambientale.
Parlando di ICE, ci tuffiamo in un’epoca in cui la stragrande maggioranza delle auto erano alimentate da motori a combustione interna, siano essi a benzina, diesel, o anche i dual fuel GPL e metano. Questi veicoli si basano su una tecnologia collaudata, che ha dominato per decenni le strade di tutto il mondo. Chi sceglie un’auto tradizionale può fare affidamento su una vasta rete di distributori e su prestazioni consolidate.
Tuttavia, queste tecnologie, nonostante continuino a essere diffuse, stanno affrontando crescenti pressioni per l’adeguamento alle nuove norme ambientali. Sempre più frequentemente, le grandi case automobilistiche stanno iniziando a presentare modelli alternativi, cercando di ridurre l’impatto ambientale e le emissioni. È interessante notare come il passaggio ai motori elettrici e ibridi stia portando a una costante trasformazione del mercato, dove il consumatore si trova di fronte a scelte sempre più ampie, anche se la strada è ancora lunga prima di un cambiamento totale.
Infine, la sigla NEV si riferisce ai New Energy Vehicles, un termine che ha preso piede in special modo in Cina e che abbraccia una vasta gamma di veicoli alimentati da fonti energetiche alternative. Questo include BEV, PHEV, e anche FCEV, cioè i veicoli a celle a combustibile. I NEV rappresentano una sorta di visione avanguardistica della mobilità sostenibile e rispecchiano le ambizioni di molteplici paesi di ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria.
In Italia, la terminologia NEV viene generalmente associata a quelli che potremmo definire veicoli “elettrificati”. Con un mercato automobilistico in continua evoluzione, questi veicoli sono sempre più frequenti sulle strade. È chiaro che il settore automobilistico stia cambiando, e questi nuovi modelli stanno iniziando a diventare parte integrante delle flotte, non solo in Cina ma anche in Europa e in altri continenti. Quindi, quando si parla di NEV, ci si sta riferendo a un futuro che punta verso una mobilità più pulita e innovativa, capace di affrontare le sfide ecologiche attuali e di venire incontro alla crescente richiesta di sostenibilità.