Un’affascinante storia di calcio emerge dall’intervista rilasciata da Marcus Thuram, dove il talento francese condivide aneddoti sul suo passato e il suo attuale viaggio nell’Inter, che lo vede impegnato nella massima competizione europea. Le sue parole rivelano non solo il legame speciale con il fratello, Khephren, ma anche il ricordo di un incontro straordinario con Lionel Messi, un evento che ha lasciato un segno indelebile nella sua gioventù.
Da bambino, Marcus Thuram ha avuto l’opportunità unica di incontrare uno dei calciatori più iconici della storia: Lionel Messi. Durante una visita ai campi di allenamento del Barcellona, il giovane Thuram, allora undicenne, si presentò senza scarpini. Era la grande occasione, ma, ahimè, si trovò in difficoltà, non aveva nulla con cui allenarsi. A quel punto, la fortuna sorrise all’aspirante calciatore. Scoprì che il numero di scarpe di Messi era molto simile al suo. E fu così che il piccolo Marcus ricevette un paio di scarpini dal grande campione, che già brillava nel firmamento del calcio. La Pulga, con la generosità che lo contraddistingue, non si limitò a prestarglieli: glieli permise di tenerli. Un gesto semplice, ma che per Marcus rappresentò un momento magico e indimenticabile.
Questi scarpini, segno di un legame con Messi, non rimasero a lungo con il giovane Thuram. Infatti, decise di regalarli a un suo amico dell’Olympique de Neuilly. “Vidi la reazione di uno dei miei migliori amici,” racconta Marcus, “era letteralmente impazzito quando ha visto quegli scarpini. Non ci pensai due volte e glieli diedi. Se ti piacciono così tanto, puoi tenerli.” Questo atto di generosità dimostra quanto possa essere profondo il legame tra amici nello sport e come piccoli atti possano costruire ricordi duraturi.
Il fascino della Champions League
Oggi, Thuram vive momenti intensi e memorabili con l’Inter, avendo la fortuna di giocare in Champions League. Parla di come la competizione europea elevi l’atmosfera, rendendo ogni partita una sorta di evento spettacolare. “In Champions League,” dice, “le luci brillano un po’ di più, il campo sembra essere più bello, e i tifosi vibrano di entusiasmo. Segnare di martedì o mercoledì sera è qualcosa di veramente speciale.” Le sue parole trasmettono l’eccitazione e la magia di quei momenti sul campo, dove il talento si coniuga con l’energia del pubblico.
Thuram non si limita a concentrarsi solo sulle sue emozioni, ma fa anche riferimento al particolare rapporto che ha con il fratello Khephren. Il legame tra i due va oltre il semplice fatto di essere sibling. Anche nel contesto di una finale di Champions League, non riesce a non “stuzzicarlo.” “Se è in campo, lo cerco, non posso farne a meno,” racconta, evidenziando non solo la rivalità, ma anche la profonda connessione familiare che si manifesta in un contesto così competitivo. Questo legame fraterno diventa una componente centrale della sua esperienza calcistica e arricchisce il significato delle vittorie e delle sconfitte.
Il percorso di Marcus Thuram è dunque costellato di momenti indimenticabili, che vanno dall’incontro con il mito Lionel Messi fino all’atmosfera travolgente delle notti di Champions League. La sua storia non è solo di successi calcistici, ma anche di relazioni, amicizie e ricordi indelebili. E in tutto ciò, il calcio funge da filo conduttore, unendo passato e presente in un racconto avvincente.