Massimo Dellacasa, un volto emblematico della fisioterapia sportiva, ha deciso di chiudere un capitolo straordinario della sua vita professionale, dopo ben 42 anni e 10 mesi di dedizione assoluta all’Inter. Il mercoledì 18 dicembre, in un evento significativo presso l’HQ di Viale della Liberazione a Milano, il Presidente e CEO Sport Giuseppe Marotta ha voluto rendere omaggio a Massimo con una maglia commemorativa. Un gesto simbolico, questo, per riconoscere l’enorme impegno e passione che Dellacasa ha dedicato al club. Ad accompagnarlo, il fratello Marco, ora coordinatore dei fisioterapisti dell’Inter, e il padre Giancarlo, che ha anch’egli lasciato un’impronta indelebile nella storia del team.
L’intreccio tra la famiglia Dellacasa e l’Inter è, senza dubbio, un racconto che si snoda attraverso tre generazioni. Il capostipite Bartolomeo, conosciuto da tutti come “El Tumela”, vide la luce nel 1908 ed iniziò la sua avventura con il club nerazzurro nel 1945, in un periodo in cui il calcio cercava di risollevarsi dalle macerie della guerra. Originario di Sanremo, il suo arrivo all’Inter avvenne quasi per caso, un incontro fortuito con un dirigente nerazzurro a Stresa segnò l’inizio di un legame che, incredibilmente, continua ancora oggi. Bartolomeo si distingueva per la sua dedizione e passione per il calcio, contribuendo a impostare le basi di quella che sarebbe diventata una tradizione familiare.
Successivamente, seguendo le orme del padre, Giancarlo Dellacasa iniziò la sua carriera accanto a Bartolomeo nella celebre “Grande Inter” di Helenio Herrera. Giancarlo non si limitò a trasmettere l’esperienza accumulate dal padre, ma giocò anche un ruolo fondamentale nella storia straordinaria del club. Durante gli anni d’oro di questa squadra, la cui gloria risuona ancora oggi, il lavoro di Giancarlo contribuì a creare legami forti e duraturi tra i calciatori e lo staff, rendendo ogni vittoria ancora più speciale. Nessuno dimentica i successi di quegli anni, dove un perfetto amalgama di talento e preparazione fisica portò l’Inter a conquistare trofei innumerevoli, scrivendo pagine indimenticabili nella storia del calcio.
I figli di Giancarlo, Massimo e Marco, hanno dunque proseguito questa straordinaria tradizione familiare, portando avanti l’eredità del nonno e del padre. Da quasi 80 anni, i Dellacasa hanno avuto il privilegio di assistere e curare alcuni dei più grandi campioni che hanno indossato la maglia nerazzurra. Giocatori iconici come Meazza, Boninsegna, Matthäus, Ronaldo, Adriano e Lautaro Martinez hanno percorso il cammino della loro carriera sotto le mani esperte della famiglia. Questi momenti, ricchi di emozioni e passione, hanno contribuito a costruire non solo una carriera, ma anche un legame unico tra i praticanti della fisioterapia e gli atleti. L’impatto dei Dellacasa all’Inter è molto più di un semplice lavoro professionale; è una storia di dedizione, di sacrificio e di amore per un club che ha reso tanto a ciascuno di loro. La chiusura della carriera di Massimo ci ricorda che ci sono storie che si intrecciano, si evolvono e che, con ogni passo, mettono a fuoco il grande valore della tradizione sportiva.