Roma tra psicodramma, rivoluzione e Coppa Italia: il delicato equilibrio della Capitale.

Un momento di crisi in casa Roma. Questa stagione, che doveva portare nuove energie e grandi sogni, ha già rivelato le sue fragilità. La squadra, sotto la direzione di Claudio Ranieri, si trova ad affrontare difficoltà inaspettate e un umore instabile nello spogliatoio. I giallorossi hanno iniziato bene, ma l’ultimo passo falso ha messo a nudo la necessità di una profonda rivisitazione del proprio gioco, soprattutto in vista di un gennaio che si preannuncia decisivo.

Il match al Sinigaglia ha sollevato questioni che i tifosi di Roma avevano sperato di mettere da parte. Dopo due vittorie consecutive in campionato e in Europa League, la squadra sembrava essere sulla via della ripresa. Eppure, il fatale mal di trasferta torna a farsi sentire. Da aprile, mai un successo lontano dall’Olimpico e questo è un dato che fa riflettere. La paura di non riuscire a imporsi fuori casa affiora e si fa sentire, quasi come un peso da portare.

Inoltre, l’approccio tattico, pur apparendo ordinato, ha mostrato lacune evidenti. Il gioco, all’apparenza solido, ha rivelato di essere troppo prevedibile in avanti. Gli attaccanti sembrano soffrire l’assenza di idee, del ritmo e purtroppo, delle giocate vincenti. Gli ultimi minuti di gara, poi, hanno trasformato il match in un vero e proprio psicodramma, dove la squadra è apparsa confusa e senza un piano ben definito da seguire.

Con la classifica che preoccupa, e la zona retrocessione a soli due punti di distanza, il clima si fa davvero teso. Le aspettative iniziali di occupare zone più tranquille della classifica sembrano lontanissime. Ora, la gara di Coppa Italia contro la Sampdoria diventa cruciale non solo per il passaggio del turno, ma anche per cercare di ritrovare un po’ di serenità in un quadro sempre più complicato. La Roma si trova a dover affrontare l’ennesima sfida, in bilico tra il rischio di un ulteriore passo falso e la speranza di una ripartenza.

Verso la Coppa Italia: probabili cambiamenti in formazione

Con la Sampdoria che si avvicina, si fa largo la questione di come Ranieri intenda muovere le pedine. Si profila un’importante rotazione dei giocatori, un vero e proprio turnover, che potrebbe essere decisivo. Il 3-4-2-1 è il sistema di gioco al vaglio, e i tifosi sono curiosi di scoprire quali sarà la formazione.

Portiere Svilari sarà supportato da una difesa composta da Celik, Ndicka e Hermoso. A centrocampo, Saud e Pisilli si occuperanno delle corsie laterali, mentre Paredes e Zaleski dovranno fare da filtro e permettere l’impostazione della manovra. In attacco, l’intrigante accoppiata Soule e Pellegrini agirà per dare supporto a Dovbyk, il potenziale terminale offensivo.

Questa strategia, ferma nel tentativo di rinfrescare le gambe e le menti dei giocatori, ha però anche un duplice aspetto: da un lato c’è l’intenzione di ridare slancio al morale della squadra, permettendo a chi non ha giocato spesso di mettersi in mostra. Dall’altro, l’incertezza resta palpabile. Se l’esperimento dovesse fallire, i rischi di un clima non certo sereno si amplificherebbero. Ecco perché la partita con la Sampdoria non è solo un appuntamento da segnare in agenda, ma una vera e propria prova del nove per capire se la Roma ha ancora qualche certezza da salvaguardare.

Published by
Ludovica Rossi