L’Inter si appresta ad affrontare il Verona dopo la sosta per le nazionali di novembre: un dato (che riguarda anche Inzaghi) fa sperare i tifosi
Alle 15 ricomincia finalmente il campionato di serie A dopo le due settimane di sosta con l’Inter di Simone Inzaghi attesa in casa dell’Hellas Verona per riprendere la marcia scudetto. I nerazzurri dovranno approfittare dei due big match Napoli-Roma e soprattutto Milan-Juve per dare più punti possibili alle rivali. Al “Bentegodi” non sono ammessi passi falsi e un risultato diverso dai tre punti a favore dei meneghini.
Simone Inzaghi, dalle indiscrezioni della vigilia, non vuole lasciare nulla al caso e si affiderà all’undici che fin qui gli ha dato più garanzie, al netto dei problemi e dalla stanchezza di chi è stato in nazionale. Alla Champions si penserà da domani in poi. Anche perché c’è anche una tradizione da rispettare.
Se è vero che nel calcio i numeri contano fino ad un certo punto, è anche un bene osservarli. E negli ultimi anni sembra che dopo la sosta di novembre in casa nerazzurra vengano fatte le cose per bene. C’è una statistica che sicuramente farà sorridere i tifosi che riguarda non solo il club meneghino ma anche Simone Inzaghi.
Negli ultimi undici anni (ovvero da quando c’è la sosta di novembre in maniera fissa, assente nel 2012-13) i nerazzurri non hanno mai perso alla ripresa del campionato. Si contano ben 7 vittorie e solo 4 pareggi, tra l’altro in sfide difficili come il derby (due volte) o l’incrocio con la Juve (l’anno scorso). Per il resto solo vittorie, considerando nel periodo anche la vittoria per 1-0 sul Napoli del 2022-23, avvenuta solo a gennaio in quanto lo stop di novembre segnò la pausa di un mese e mezzo del campionato a causa del Mondiale. Non solo per l’Inter la sosta novembrina porta bene. Ma anche al suo allenatore Simone Inzaghi.
Infatti, il piacentino, può contare nel computo totale cinque vittorie, due pareggi e una sconfitta (nel derby contro la Roma) da quando allena in serie A. Oltre ai due successi (entrambi col Napoli, il primo per 3-2 nel 2021) e al pari (già ricordato con la Juve dell’anno scorso) con i meneghini, vanno aggiunti i cinque precedenti sulla panchina della Lazio tutto sommato positivi con tre gioie, una gara nulla e l’unico KO nella stracittadina capitolina del 2017. A Verona dunque per confermarsi.