Quando gli appassionati di calcio attendono con ansia la sfida tra Bologna e Milan, le turbolenze legate all’organizzazione della partita potrebbero far tremare i tifosi e i vertici della Lega Serie A. Con l’incontro programmato per domani, il clima è teso e le decisioni da prendere sono cruciali. Un’ordinanza del sindaco ha messo in discussione tutto, ponendo interrogativi sul futuro della gara. Scopriamo insieme quali sono le possibili strade da percorrere nel labirinto delle decisioni sportivo-amministrative.
L’epilogo della telenovela legata a Bologna-Milan si gioca oggi. Una giornata che si prospetta decisiva, in quanto l’ordinanza del Comune ha complicato le cose per tutti. Da un lato abbiamo il sindaco Matteo Lepore che ha preso una posizione netta, sottolineando l’impossibilità di giocare allo stadio Dall’Ara, dall’altro c’è la Lega Serie A, che sostiene che la partita debba svolgersi, magari in un’altra sede o con porte chiuse. D’altronde, le esigenze di calendario non lasciano spazio a ravvicinati rinvii: le coppe europee e gli impegni delle nazionali si intrecciano in un mix di appuntamenti che rendono qualsiasi spostamento complesso.
La scelta del Comune si basa su preoccupazioni valide, specie considerando le difficoltà recenti dovute all’alluvione che ha colpito la città. È una situazione spinosa: come gestire l’afflusso di 35mila persone in un’area che sta faticando a riprendersi da una crisi? È un dilemma non da poco: per la sicurezza dei cittadini, la decisione del sindaco è da prendere seriamente in considerazione.
Addentriamoci ora nelle ragioni che hanno spinto il sindaco Lepore a prendere tale decisione. Lo stadio Dall’Ara si trova in una zona del Quartiere Saragozza che ha sofferto tantissimo a causa dell’alluvione. Le strade danneggiate e i problemi logistici sono segnali che non si possono ignorare. La pubblica sicurezza è una priorità costante per un amministratore e, in situazioni del genere, il tema dell’ordine pubblico diventa centrale.
La presenza di un elevato numero di tifosi in un contesto così difficoltoso potrebbe, infatti, trasformarsi in una vera e propria emergenza. L’incontro tra Bologna e Milan richiederebbe risorse e gestione, mentre le strade restano chiuse e le precipitazioni continuano a incombere. Dare il via all’evento in queste circostanze è, a dir poco, complicato. Ecco che l’ordinanza assume un aspetto di necessità, mirata a garantire la sicurezza di tutti.
Dopo l’annuncio dell’ordinanza, la Lega Serie A non ha potuto far altro che reagire con sorpresa e disappunto. La mancanza di consultazione prima che venga emessa una tale decisione è stata notata anche dai dirigenti del calcio. Nonostante ciò, al momento non vi è stata alcuna ufficialità sul rinvio della partita, e diverse opzioni stanno venendo vagliate.
Una delle ipotesi più estreme, sebbene regolamentari, sarebbe quella di infliggere al Bologna una sconfitta a tavolino, con un risultato di 0-3. Ma è una possibilità che solleverebbe polemiche e difficoltà non indifferenti. Il secondo scenario prevede la giocata della partita in una sede neutra. Per esempio, si è parlato di stadi a Como o Verona, pur sempre a porte chiuse, per preservare la sicurezza.
Un’altra via, che potrebbe esser la più equilibrata, consiste nel far disputare il match regolarmente ma senza pubblico. A questo punto, il club emiliano potrebbe trovarsi in una situazione difficile, intrappolato tra le diverse esigenze, ovvero quelle dell’amministrazione e quelle del campionato stesso. In un contesto del genere, ogni decisione appare complessa e carica di conseguenze, promettendo di tenere alta l’attenzione su questo snodo cruciale del calcio italiano.