Prandelli: Atalanta candidata allo scudetto dopo l’Europa League. Scopri perché è così forte!

La trasformazione dell’Atalanta sotto la guida di Gasperini ha portato a un cambiamento radicale, non solo nel modo di giocare, ma anche nell’approccio mentale alla competizione. L’attuale stagione ha visto i nerazzurri rifinire la loro arte calcistica, eppure, c’è qualcosa di nuovo nell’aria. L’abilità di soffrire e di guadagnare punti anche quando le cose non vanno per il verso giusto è divenuta una caratteristica distintiva di questa squadra. Un colpo d’occhio sul campo rivela un’evoluzione affascinante.

Negli ultimi anni, quella dell’Atalanta era un’equazione semplice: bel gioco uguale ai tre punti. I tifosi erano abituati a un calcio danzante, fatto di dribbling, azioni vertiginose e reti spettacolari. Tuttavia, la stagione corrente sembra aver spostato il focus. Ora ci troviamo di fronte a una squadra che ha capito l’importanza della resilienza. Le partite non sempre si sono trasformate in spettacoli memorabili ma, ecco il punto, i nerazzurri sono riusciti a portare a casa punti preziosi anche nelle circostanze più difficili.

Prendiamo ad esempio la vittoria contro la Roma: non è stata una manifestazione di bellezza, ma di sostanza. Incontri come quelli contro Monza e Udinese hanno evidenziato come l’Atalanta non stia più cercando solo di divertirsi, ma di trovare il modo di vincere, a discapito del libero fluire del gioco. La squadra ha sviluppato una sorta di “pragmatismo calcistico”, dove l’efficacia ha preso il sopravvento sull’estetica. La nuova strategia, più connessa alla vittoria che al bel gioco, rappresenta una metamorfosi dal precedente approccio, e non è affatto di poco conto.

la prova di maturità: vincere anche soffrendo

Questa evoluzione tattica è segnata non solo dalla strategia in campo, ma anche da una nuova mindset. I giocatori sembrano avere assorbito l’importanza di essere duri nelle difficoltà, accettando anche le sfide più serrate. Non basta più cercare il gol facile; si è presa consapevolezza del fatto che, per ambire ai vertici del campionato, è necessario saper soffrire. La manovra non è più solo una questione di bel gioco, ma di concretezza. Scegliere di vincere anche quando il gioco si fa duro significa aver trovato un equilibrio, un compromesso tra l’estetica e il risultato.

In campi come Roma, dove la posta in gioco è alta, il valore di un punto guadagnato diventa significativo. La squadra ha mostrato carattere, un elemento fondamentale per affrontare i turni di campionato e per restare competitivi. La selezione di Gasperini sembra aver trovato una sua identità che va oltre il puro divertimento. Eppure, al di là dei risultati, c’è una dimensione che sottolinea una crescita personale e collettiva. Il gruppo ha imparato che vincere, anche non divertendo, è comunque un modo per gratificarsi e per guadagnare il rispetto.

un nuovo spirito: l’obiettivo finale

Oggi i nerazzurri sembrano cambiare il loro motto: “Vincere è l’unica cosa che conta”. Questa trasformazione rivela una determinazione nuova, un’assertività che si riflette in ogni partita. La squadra gioca per raggiungere un obiettivo ben definito e, per farlo, ha dovuto adattarsi. C’è un’attenzione crescente alla fase difensiva, un aspetto che in precedenza poteva sembrare trascurato. Adesso, anche le partite più ‘brutte’ sono diventate occasioni in cui guadagnare punti è caro.

L’Atalanta, benché avesse iniziato con un’impronta più elegante e spettacolare, ha capito che il cammino verso il successo non è sempre lastricato di giocate creative. Le recenti partite testimoniano come anche un gioco ‘sporco’ possa rivelarsi strategico e vincente. La resilienza è la nuova filosofia, che permette alla squadra di abbattere le avversità e conquistare punti in modo alternativo. Con un solo obiettivo in testa, il club sta scrivendo un nuovo capitolo della sua storia, fatto di grinta, impegno e voglia di emergere.

Published by
Ludovica Rossi