L’ex attaccante di Napoli e Inter, Goran Pandev, ha recentemente rilasciato alcune dichiarazioni interessanti su vari allenatori con cui ha lavorato nel corso della sua carriera, dando un resoconto affascinante dei suoi ricordi e delle esperienze vissute. La sua analisi sul calcio attuale e i vari tecnici che hanno influenzato la sua carriera è un racconto intrigante che i tifosi e gli appassionati di calcio non possono perdere.
Goran Pandev ha sempre avuto un grande rispetto per Simone Inzaghi, suo amico e ex compagno di squadra alla Lazio. Durante un’intervista, Pandev ha raccontato della loro lunga amicizia, iniziata durante i cinque anni e mezzo trascorsi insieme nello storico club romano. “Ehi, Simone era già un vero appassionato di calcio,” ha dichiarato Pandev. Ha notato che il talento di Inzaghi non è mai passato inosservato, anzi: “Lui conosceva tutti, dal più grande ai giocatori di categoria inferiore. Se gli facevi il nome di un giocatore di Serie C, lui ti raccontava la sua carriera.” Pandev ha elogiato l’allenatore dell’Inter, affermando che la sua crescita come tecnico è stata costante e evidente: “E’ diventato bravissimo, e ora lo sta dimostrando all’Inter!” La passione di Inzaghi per il gioco e la dedizione sono qualità che Pandev ha sempre apprezzato.
Viera al Genoa: un talento da scoprire
Parlando della sua carriera all’Inter, Pandev non può non menzionare la stagione del Triplete, un’impresa storica per la squadra nerazzurra. Anche se il campione macedone arrivò mentre Inzaghi partì verso il Manchester City, i due furono in grado di allenarsi e giocare insieme brevemente. “È stata una fortuna giocare e allenarmi accanto a lui. Ha una personalità fuori dal comune, e questo è chiaramente visibile anche al Genoa, dove ha preso in mano la situazione.” Pandev ha notato come Viera abbia messo insieme risultati dopo una gestione portata avanti con decisione, sottolineando l’importanza di avere un leader in campo e fuori. La capacità di guidare la squadra e la sua determinazione sono ciò che più colpisce Pandev, rendendo Viera un talento da non sottovalutare.
Gasperini: un maestro per gli attaccanti
Un’altra figura chiave nella carriera di Pandev è Gian Piero Gasperini, con il quale ha avuto l’opportunità di lavorare durante il periodo al Genoa. “Tra i vari riti di allenamento, quello che ho fatto con Gasperini è stato durissimo. Sicuramente l’ha reso uno degli allenatori più brillanti,” ha affermato Pandev. Descrive i duri allenamenti come un vero e proprio test fisico, eppure riconosce che il sacrificio è stato ampiamente ripagato. “Dopo un periodo così intenso, arrivi a giocare sul serio.” L’esperienza di lavorare con Gasperini ha trasformato la sua carriera: “Hai la fortuna di essere guidato da qualcuno che sa veramente come rivoluzionare il gioco per un attaccante, ed è innegabile che abbia un talento speciale.” Pandev crede che il suo approccio alla preparazione e alle strategie possa cambiare la vita di un giocatore.
Contro Conte e il 3-5-2: l’importanza di un attimo
Infine, Pandev riflette su un episodio cruciale in carriera: la partita contro Antonio Conte che evidenziò l’efficacia del suo insuperabile 3-5-2. “È stata una doppietta memorabile,” ricorda, “sembrava che stessimo dominando con un 3-1 a nostro favore.” Tuttavia, ciò che accadde dopo fu un chiaro esempio di come una squadra possa ribaltare la situazione con delle semplici mosse. “Nella ripresa, qualcosa è cambiato e abbiamo finito per pareggiare 3-3,” evidenziando quanto sia preziosa ogni singola azione nell’economia di una partita. Questo episodio non soltanto è un ricordo personale, ma rappresenta anche la natura imprevedibile del calcio, rendendolo uno sport affascinante e coinvolgente.