Le recenti pagelle di Tuttosport sulla sfida tra il Bayer Leverkusen e l’Inter rivelano un giudizio non esattamente tenero nei confronti della formazione nerazzurra. La squadra di Simone Inzaghi ha mostrato difficoltà, specialmente nel reparto avanzato, lasciando sorprendentemente i tifosi con l’amaro in bocca. Un’analisi più dettagliata offre spunti interessanti per capire cosa sia andato storto nella partita.
La retroguardia, in verità, ha fatto la sua parte. Tre giocatori, infatti, si sono meritati un 6,5: Sommer, portiere che ha compiuto interventi decisivi, e il duo di difensori centrali formato da Bisseck e Bastoni. Sommer si è dimostrato sicuro nelle uscite, mentre Bisseck ha avuto solo un momento di distrazione su Wirtz. Bastoni, dal canto suo, ha orchestrato le uscite palla al piede in maniera efficace, contribuendo a far salire la squadra. Il migliore della difesa è però De Vrij, che ha raggiunto addirittura il 7. La sua prestazione è stata caratterizzata da una buona lettura delle giocate e da ottime chiusure, rendendolo un pilastro per la squadra e un punto di riferimento per i compagni.
Tuttavia, questo buon rendimento nel settore arretrato non basta a giustificare la crisi nel resto della squadra. La gestione della partita da parte dell’Inter ha lasciato a desiderare e i voti più bassi arrivano dall’attacco e dal centrocampo, che non hanno brillato per creatività e incisività. La difesa, pur mantenendo una buona qualità, non può da sola sostenere la creazione di gioco necessaria per competere a questi livelli.
Parlando del centrocampo, le pagelle non sono affatto lusinghiere. A partire da Darmian, che ha ottenuto un deludente 5,5: le sue prestazioni in questa partita non hanno impressionato, così come quelle di Frattesi, che purtroppo è rimasto un po’ nell’ombra durante il match. Anche Zielinski, definito “l’illusionista”, ha lasciato i tifosi con una sensazione di insoddisfazione. Il suo sono stati apparizioni sporadiche, mentre Carlos Augusto è sembrato piuttosto in difficoltà nel fronteggiare l’energia di Frimpong.
In questo contesto difficile, Calhanoglu è l’unico a salvarsi con un 6,5, riuscendo a trovare qualche spunto interessante. Tuttavia, la mancanza di sostegno e di sinergie tra i compagni ha fatto sì che il suo contributo non fosse sufficiente per dare una scossa al gioco dell’Inter. E così, mentre il centrocampo nerazzurro faticava, veniva evidente che la squadra perdeva sempre più controllo e coesione, minata da passaggi imprecisi e dal pressing del Bayer.
L’attacco dell’Inter ha proprio deluso nel complesso, con tutti e tre gli attaccanti che hanno ricevuto un modesto 5,5. Thuram, pur cercando di però smarcarsi, è apparso poco incisivo; la sua imprecisione ha causato frustrazione tra i tifosi e compagni. Taremi, dal canto suo, è sembrato svanire nella parte finale del match, perdendosi nel gioco. Lautaro, che solitamente è il fulcro offensivo, ha anche lui avuto un’uscita sostanzialmente invisibile, non riuscendo a lasciare un segno decisivo sulla partita.
Il tridente nerazzurro semplicemente non ha funzionato, mostrando evidenti lacune nel costruire giocate pericolose e creatività. Le poche occasioni create non sono state concretizzate e la mancanza di sinergia si è fatta sentire. La partita ha messo in luce, senza alcun dubbio, come un attacco che non gira a dovere possa mettere in difficoltà un’intera squadra. Il premio di miglior attaccante, ora, sembra distante anni luce.
Il Bayer Leverkusen, d’altro canto, ha saputo capitalizzare al massimo le occasioni avute. I giocatori che si sono distinti, come Mukiele, hanno sfoderato una prestazione di alto livello, meritandosi un notevole 6,5, stesso punteggio per Filossof, Frimpong e Palacios. Il difensore Hincapie ha dato una nota di solidità alla linea difensiva, mentre Xhaka ha impressionato con la sua gestione del gioco, facendo segnare un buon 7.
Queste prestazioni hanno reso il Bayer una squadra inarrestabile, capace di punire le debolezze avversarie. Un gioco fluido, accompagnato da una mentalità offensiva, ha portato la squadra a dominare e, in effetti, l’Inter ha avuto molto da imparare da questo incontro. Nonostante le assenze e le difficoltà, i tedeschi hanno saputo trovare gli spazi giusti per colpire e supportarsi a vicenda. La sfida ha messo in evidenza le differenze di forma tra le due formazioni, facendo emergere il potenziale inespresso dell’Inter.