Dopo un emozionante match di calcio, la Gazzetta dello Sport ha analizzato con particolare attenzione la prestazione dell’Inter che ha pareggiato 4-4 contro la Juventus. Le pagelle non perdonano e evidenziano cinque insufficienze, ma fanno anche i complimenti a chi ha brillato sul terreno di gioco. Siamo di fronte a una sfida che ha lasciato il segno, con giocatori protagonisti che hanno fatto la differenza e altri che, purtroppo, sono stati sotto tono. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Tra gli attori principali del match, spicca senza ombra di dubbio Marcus Thuram. La sua performance è stata definita da molti una vera e propria “prestazione piena, totale, da campione.” Con un voto di 7,5, è stato il migliore in campo, contribuendo attivamente in tutte le fasi di gioco. Thuram è riuscito a conquistare un rigore e ha fornito un’assistenza fondamentale a Mkhitaryan, ma non solo. Ha anche regalato un pallone d’oro, ahimè, per caso a Lautaro. La sua dinamicità ha messo in difficoltà i difensori avversari come Kalulu e Danilo, costringendoli a fare grande attenzione. Il francese ha saputo allungare e accorciare il gioco in modo impeccabile, dimostrando capacità tecniche da far invidia. La sua presenza in campo è stata decisiva e ha rappresentato un grande valore aggiunto per l’Inter.
Se Thuram ha brillato in attacco, la mediana dell’Inter ha mostrato solidità e coesione. Mkhitaryan, Zielinski e Barella hanno ottenuto un buon 6,5, dimostrando di saper gestire la palla e creare opportunità per i loro compagni. La loro intesa è apparsa evidente: il trio ha lavorato insieme per imporre ritmo e controllo sulla partita, rendendosi protagonista in entrambe le fasi, offensiva e difensiva. Mentre la difesa aveva le sue problematiche, il centrocampo è stato il fulcro dell’azione, riuscendo a innescare attacchi pericolosi. Nei momenti cruciali, Mkhitaryan ha saputo trovare la giusta posizione e servire assist preziosi, mentre Barella ha messo a disposizione la sua energia e determinazione. Zielinski, infine, ha fornito quel tocco di classe e visione di gioco che ha reso la mediana dell’Inter una forza temibile.
Purtroppo, non tutte le valutazioni sono state positive. Lautaro Martinez ha ricevuto un voto di 5, delineato come “sbuffa, fatica, si dà da fare.” Anche se l’impegno c’era, il suo apporto in fase offensiva è sembrato piuttosto sottotono. Soprattutto dal punto di vista fisico, il capitano non era al meglio. La disattenzione che ha portato alla perdita di palla sull’1-2 è stata un momento critico. Solo un pelo di fortuna gli è mancato per segnare di testa, ma dopo la partita questo non è bastato a risollevare il suo rendimento. Un pari voto anche per il portiere Sommer e De Vrij, entrambi al centro delle critiche per errori che hanno portato a gol avversari. Se da un lato Sommer non ha mostrato la giusta reattività, deludendo nelle ultime reti, De Vrij ha peccato nella gestione difensiva, complicando i compiti dei compagni. Stesso destino per Bisseck, che con un ingresso negativo ha messo in risalto le difficoltà della retroguardia.
Infine, il mister Simone Inzaghi si è visto attribuire un 6. La sua gestione della squadra a partita in corso ha suscitato qualche discussione, soprattutto sul cambio di Pavard con Bisseck. Il pareggio finale, però, farà riflettere. Dietro il risultato, pesano anche le numerose occasioni sciupate nel momento in cui l’Inter era in vantaggio sul 4-2. Il coloncello offensivo non può esimersi da una riflessione più profonda. Mentre la fase difensiva è diventata sempre più fragile dal 17 agosto, sarà fondamentale trovare un rimedio a questa situazione. La sfida contro la Juventus ha messo in evidenza criticità che, se non affrontate, potrebbero avere pesanti ripercussioni nel prosieguo della stagione.