Il match tra Inter e Parma ha riscosso notevole attenzione anche per l’arbitraggio di Abisso. Con decisioni controverse e momenti chiave, il fischietto siciliano è stato al centro di vivaci discussioni. Scopriamo in dettaglio gli episodi più controversi di questa partita e come il VAR sia intervenuto per salvaguardare decisioni cruciali.
Quattordici mesi dopo, Abisso torna a fischiare una gara dell’Inter e, per certi versi, sembra che la sera di San Siro non gli riservi momenti semplici. Per esempio, il nostro arbitro è costretto ad interrompere ben quattro volte il gioco, mostrando qualche difficoltà a posizionarsi correttamente. In effetti, ci sono episodi in cui sembra quasi sul punto di inciampare, il che può creare confusione nei giocatori in campo. Un caso emblematico è il rigore che si trasforma in punizione per l’Inter: il contatto tra Keita e Lautaro è avvenuto justo fuori dall’area. La recensione da parte del VAR risulta quindi decisiva. Ma non finisce qui poiché, oltre alle debole proteste dell’Inter, un episodio sfugge all’attenzione di Abisso: un tiro di Thuram viene deviato con la mano da Delprato, generando discontento tra i tifosi e i giocatori.
Episodi chiave: il VAR in azione
Il VAR, tecnologica d’avanguardia nel calcio moderno, si rivela ancora una volta fondamentale per dirimere le controversie. La rete di Lautaro, ad esempio, viene annullata a causa del fuorigioco ravvisato prontamente dall’assistente Rossi. Fortunatamente, nel momento in cui l’Inter segna con Mkhitaryan sull’1-0, non viene segnalato alcun fuorigioco, mantenendo il punteggio a favore dei nerazzurri. Passano oltre due minuti nel secondo tempo, è vero, ma alla fine la posizione di Barella viene considerata regolare: Leoni riesce a tenerlo in gioco quando riceve il lancio di Mkhitaryan. Questo episodio dimostra quanto può essere delicato il confine tra la regolarità e l’irregolarità in queste situazioni.
Controversie e ammonizioni: il caso Dimarco
Un altro momento controverso riguarda l’ammonizione di Dimarco, la quale sembra, a dir poco, esagerata. Infatti, il tocco che provoca la perdita di equilibrio di Sohm sembra piuttosto marginale. Un’ulteriore riflessione da parte dei tifosi si concentra sulla posizione regolare di Thuram, che segna grazie a una sponda astuta dello stesso Bisseck, andando a completare un’azione capolavoro. Il gioco si fa intenso e la partita entra nel vivo, con l’Inter che mostra la propria grinta e determinazione.
Decisioni di Abisso: la chiamata finale
Il momento clou della contesa arriva quando Hainaut si scontra con Lautaro. Abisso inizialmente ritiene di aver ravvisato un fallo da rigore, ma sotto richiesta del VAR, chiama Pezzuto e si dirige al monitor. Qui, dopo attenta revisione, l’arbitro stabilisce che, in effetti, l’intervento del difensore sull’attaccante argentino va considerato come un’intercettazione del pallone piuttosto che un fallo. Questa decisione dimostra come le nuove tecnologie siano fondamentali nel garantire la correttezza del gioco, anche se spesso sono rivelatrici di momenti di alta tensione.
La partita si snoda così, tra episodi controversi e decisioni che entrano nel merito delle regole del gioco. Questo match è, senza dubbio, destinato a far discutere. Nelle prossime ore e giorni, si attende una riflessione più approfondita sull’arbitraggio e sul bilanciamento della giustizia sportiva, ribadendo come il VAR continui a giocare un ruolo cruciale nella gestione delle partite.