Malesani ha recentemente condiviso alcune riflessioni interessanti su Marco Baroni, l’attuale allenatore della Lazio, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste dichiarazioni si inseriscono in un contesto di attesa della sfida di stasera contro l’Inter. La sua opinione su Baroni, che fu un suo giocatore all’Hellas Verona, approfondisce non solo le qualità umane e tecniche dell’allenatore, ma anche il panorama calcistico contemporaneo, caratterizzato da una certa mancanza di meritocrazia.
Parlando di Baroni, Malesani non ha risparmiato elogi. Ha descritto il suo ex allievo come una persona “talmente speciale”, sottolineando come sia facile entrare in sintonia con chi possiede intelligenza e sensibilità. Secondo Malesani, l’esperienza accumulata da Baroni come calciatore di alto livello ha influito molto sul suo approccio da allenatore. La connessione instaurata tra i due era immediata, grazie a un feeling calcistico che ha trovato una base solida nell’umiltà di Marco. In un’epoca in cui molti calciatori e allenatori tendono a brillare per presunzione, Baroni si distingue per la sua volontà incessante di mettersi in gioco, imparare e approfittare di ogni opportunità. Questa sua dote, vista raramente nel mondo del calcio, è considerata da Malesani un notevole punto a favore nella sua carriera.
Quando Malesani è stato interrogato sulla scelta di Baroni di allenare la Lazio, ha espresso un parere favorevole. Ha sempre avuto l’intenzione di vedere Baroni approdare nella squadra biancoceleste, considerandola una grande opportunità, specialmente grazie al presidente Claudio Lotito. A suo avviso, Lotito rappresenta un valore aggiunto per gli allenatori, in quanto non è incline a reazioni impulsive di fronte alle difficoltà. La pazienza manifesta del presidente, che consente di commettere errori e di sbagliare senza timore di essere immediatamente sostituiti, ha risposto perfettamente alle aspettative di Malesani. Stabilire un obiettivo ambizioso con un presidente come Lotito è visto come un fattore determinante per il successo di Baroni nella capitale.
Spostando l’attenzione sui risultati ottenuti dalla Lazio e da Baroni, Malesani ha considerato che la stagione in corso sta portando frutti positivi. Ha notato come l’allenatore sia riuscito rapidamente a trovare l’equilibrio necessario per guidare la squadra attraverso le difficoltà, e questa capacità è stata evidente anche nella partita contro l’Ajax. Malesani ha elogiato l’approccio equilibrato della squadra, sottolineando come la Lazio non manifesti più alti e bassi durante gli incontri. Questo è visto come un segno di maturità e di solidità, elementi che Malesani considera cruciali in qualsiasi competizione di alto livello.
Infine, Malesani ha toccato un punto cruciale: il tema della meritocrazia nel calcio moderno. Ha osservato che, nonostante Baroni sia riuscito a scalare i vertici dell’allenamento, oggi ci sono molte difficoltà legate alla possibilità di essere giudicati equamente sul campo. L’ex allenatore ha fatto notare che Baroni ha avuto un percorso simile al suo, iniziando dal settore giovanile e accumulando esperienza prima di giungere a questo traguardo. Per Malesani, un eventuale riconoscimento tardivo non deve affatto oscurare il talento e il potenziale di Baroni, che è giunto in cima nel momento giusto, dimostrando di essere destinato a realizzare grandi cose.