La rinascita di Joaquin Correa è una delle notizie della settimana in casa nerazzurra: ora il suo futuro lontano dall’Inter non è così scontato
Quando meno te l’aspetti appare Joaquin Correa, di nuovo tremendamente dentro il mondo Inter. Simone Inzaghi evidentemente sapeva a cosa andava incontro quando ha deciso di affidargli una maglia da titolare nel match di sabato scorso al “Bentegodi” contro il Verona. Il tecnico si è detto tranquillo, perché aveva visto come aveva lavorato l’argentino durante la sosta ed era convinto che l’ex Lazio avrebbe dato una risposta importante. Tra l’altro i due si conoscono da tempo dopo le annate trascorse insieme proprio nella Capitale.
Correa e Inzaghi, infatti, hanno in comune ben cinque stagioni consecutive dal 2018 al 2023. I primi tre anni alla Lazio, i successivi due in nerazzurro, prima dell’esperienza in prestito al Marsiglia per il “Tucu” nella passata annata. A luglio il rientro alla base quando sembrava essere un oggetto misterioso e un vero e proprio esubero. Non aveva trovato nessun acquirente durante l’estate, facendo quasi un dispetto alla società che pure gli aveva palesato alcune opportunità.
Rimasto a Milano ai margini della squadra, si era pensato potesse finire fuori rosa. L’esclusione dalla lista Champions League è realmente avvenuta, ma per quella del campionato Inzaghi lo ha voluto con sé. Consapevole che nel momento del bisogno il classe ’94 non avrebbe deluso. E così è stato.
A Verona è stato l’autentico mattatore dell’incontro con un gol, due assist e due legni. Ma soprattutto una centralità all’interno della squadra che nessuno si sarebbe mai immaginato. Non solo ha impressionato la sua prestazione ma anche l’unione con i compagni, i primi ad essere felici per lui come hanno testimoniato varie immagini andate in scena sul prato del “Bentegodi”. Baci, abbracci e un’intesa con Thuram che ha ricordato ai tifosi i fasti della Lu-La (la coppia formata da Lukaku e Lautaro nell’anno dello scudetto di Conte). I due si cercavano e si volevano, inoltre hanno festeggiato insieme i gol.
Questo è il segno di come sia ben voluto e si faccia volere bene l’argentino all’interno del gruppo, calato come non mai con tanta umiltà in questa Inter. Una vera e propria rinascita con Inzaghi che sicuramente lo terrà maggiormente in considerazione nelle prossime sfide. Contro il Lipsia non ci potrà essere in quanto fuori dalla lista Champions, ma in campionato potrebbe tornare a vedere con più continuità il campo ed essere una valida alternativa insieme ad Arnautovic e Taremi dietro a Thuram e Lautaro.
A questo punto anche il suo futuro può tornare in discussione. Sembrava scontato un addio già a gennaio, ora tutto da valutare. Potrebbe restare almeno fino a fine stagione per giocarsi le sue chance. E chissà che nella lista UEFA della fase ad eliminazione diretta della Champions non possa esserci spazio anche per lui.