Il Martini sta vivendo un rinnovato successo, un fenomeno interessante che ha catturato l’attenzione di molti. Durante la scorsa estate, il Washington Post ha messo in evidenza come la bevanda sia diventata l’accoppiata preferita di molti utenti su TikTok, che lo gustano insieme a patatine fritte e insalata Caesar, una combinazione curiosa e sorprendente. Inoltre, i dati riportati da NielsenQ rivelano che questo cocktail iconico è attualmente il secondo più amato negli Stati Uniti, subito dopo il margarita. Un vero e proprio colpo di scena per una bevanda che ha vissuto alterni periodi di popolarità.
Il fascino del Martini non è affatto una novità. La sua versione classica è tornata a essere apprezzata negli ultimi anni e secondo alcuni esperti, questa tendenza è in costante crescita dal 2016. L’autore Jeff Gordinier di Esquire sosteneva che “Alla fine torni al Martini”, un’affermazione che suggerisce quanto questo drink possa essere rassicurante e confortante. La preparazione ideale? Servito ghiacciato, liscio e con uno dei tre ingredienti chiave: buccia di limone, olive o cipolla. La sua reputazione di “antidoto” alla frenesia della vita moderna è innegabile – una fama che risale a decenni fa e che continua a perdurare. È affascinante pensare che, come nel 1924, il Martini possa ancora accompagnarci durante le varie fasi della nostra giornata nel 2024.
Durante vari periodi storici, il Martini è stato considerato “fuori moda”, ma la sua rinascita è stata un ospite inatteso nel panorama della mixologia. Oggi, è tornato a essere celebrato, attraendo un pubblico nuovo e variegato. La bevanda riassume l’essenza della convivialità e dell’eleganza, e chi non si è mai trovato a sorseggiare un Martini, magari mentre si presenta una serata in compagnia di amici?
Esquire ha sempre avuto un ruolo significativo nel promuovere il Martini sin dal primo numero del 1933, sottolineando anche le regole comportamentali per gustarlo al meglio. Ad esempio, è espressamente sconsigliato berlo mentre si consumano piatti sostanziosi come le bistecche. Tra le figure di spicco che hanno esplorato la storia di questo cocktail, troviamo David Wondrich, un vero aficionado di cocktail, che nel 2002 ha organizzato il Great Esquire Martini Contest. Questo evento ha riunito esperti e baristi, contribuendo a mantenere vivo l’interesse per il Martini.
La ricerca delle origini del Martini è un’impresa quasi mitologica. Wondrich, dal canto suo, ha osservato come sia difficile attribuire un’unica paternità al cocktail, poiché molti bar rivendicano la sua nascita. Scriveva nel 2011 che “il Martini è un’altra leggenda americana, come Billy the Kid” – un chiaro segno di come questa bevanda faccia parte del patrimonio culturale statunitense. Ma non sempre la sua storia è stata positiva: negli anni Settanta e Ottanta, il Martini ha attraversato un periodo buio, rivalutato come un simbolo di decadenza e disincanto.
Ricordiamo le parole di James Villas, redattore enogastronomico, che nel 1973 descrisse il Martini come “un simbolo della corruzione della classe media”. I giovani, a suo avviso, lo guardavano con disprezzo, affermando di non berlo in nessun contesto. Queste visioni negative hanno contribuito a offuscare l’immagine di questa iconica bevanda per un lungo periodo. Eppure, la resilienza del Martini ha prevalso, portando a una riscoperta e un riavvicinamento che non possono passare inosservati.
Nell’attuale scenario di mixologia, il Martini si sta ritagliando ancora una volta uno spazio di rilievo. A differenza di altre bevande che tendono a nascondere il loro alto contenuto alcolico sotto ingredienti più “salutari,” il Martini emerge fiero e trasparente. Il fascino del cocktail risiede nella sua essenza, che non ha timore di mostrarsi per quello che è: una bevanda alcolica semplice, ma raffinata.
Per molti, il Martini rappresenta una sorta di premio personale, un meritatissimo prodotto di conforto dopo una lunga giornata faticosa, una pausa di riflessione. Sorprendentemente, oggi il Martini continua a prevalere tra uomini e donne, un aperitivo che non conosce limiti di genere o età. Le sue variazioni e la sua versatilità lo rendono un drink sempre alla moda, un testimone intramontabile del gusto e dello stile. Questo cocktail, con la sua eleganza e il suo fascino, sembra destinato a rimanere uno dei preferiti per molte generazioni a venire, attraversando con disinvoltura i mutamenti delle tendenze sociali e culinarie.