La febbre del martedì sera: Inter a Leverkusen, effetto collaterale da 90′

Umidità e pioggia hanno caratterizzato la serata di Leverkusen, dove l’Inter di Simone Inzaghi ha affrontato una sfida difficile, perdendo sia la partita che la sua imbattibilità. Non è stata certo una prestazione da incorniciare per i nerazzurri, che si sono ritrovati a fare i conti con una squadra tedesca molto agguerrita. Una sconfitta amara e, sebbene ci fossero fattori sfavorevoli come decisioni arbitrali discutibili, l’Inter ha mostrato di non essere all’altezza della situazione, tornando a casa con il morale a terra.

L’Inter è scesa in campo a Leverkusen consapevole della posta in gioco, ma senza alcuni giocatori chiave come Acerbi, Pavard e Dumfries. I campioni d’Italia sembravano un’ombra di se stessi, incapaci di gestire il gioco con la lucidità e la sicurezza abituali. L’atmosfera in campo era avvolta da un’energia palpabile, quella dei padroni di casa, che, come un fiume in piena travolgente, hanno messo in difficoltà i nerazzurri fin dai primi minuti. L’atteggiamento remissivo mostrato dagli uomini di Inzaghi è risultato sorprendente rispetto alle prestazioni precedenti, con il possesso palla che appariva alquanto scarso e una fluidità nel gioco praticamente assente.

Le difficoltà, al di là del corso partita, sembravano derivare anche dalla strategia difensiva degli avversari, che, con un pressing alto e costante, tenevano l’Inter sotto scacco. Errori di impostazione e incapacità di avviare azioni offensive si sono susseguiti, lasciando ben poca possibilità di reagire. Qualche sporadico tentativo di trovare spazi si è rivelato infruttuoso. Il primo tempo si è così concluso con un abbozzo di ripresa, ma senza occasioni realmente pericolose, a parte una sfortunata traversa colpita da Tella.

Un secondo tempo carico di tensione

Nella ripresa, l’Inter ha cercato di raddrizzare le cose, ma la squadra sembrava continuare a soffrire; l’equilibrio iniziale è stato presto rotto dai padroni di casa. Frimpong ha fatto tremare i cuori interisti con un tiro che ha sfiorato l’incrocio dei pali. Inzaghi ha tentato di correre ai ripari, mandando in campo Dimarco per iniettare nuova energia sulla corsia sinistra. Il suo ingresso ha dato qualche frizzante accento al gioco degli ospiti, ma non è bastato per spronare i compagni a una vera e propria reazione.

Le iniziative individuali, benché sporadiche, si sono rivelate insufficienti per mettere in difficoltà la difesa avversaria, ben organizzata e rocciosa. Ciò che è sopraggiunto sulle battute finali, però, ha lasciato tutti di stucco. Il difensore francese Mukiele, approfittando di una situazione caotica in area, ha insaccato un gol che, a borsa aperta, ha provocato un’escalation di delusione e smarrimento tra i tifosi interisti. La direzione arbitrale che non ha visto un attacco di fuorigioco ha reso la sconfitta ancor più pesante, un’amara aspirina ingoiata a fine match.

Rimanere concentrati per il futuro

Dopo il fischio finale, l’Inter si è trovata con il peso di un risultato oppressivo. La sensazione di rimpianto è stata palpabile, considerando che, sebbene ora la strada sia in salita, la lotta per una posizione favorevole nel girone non è compromessa. Viaggiando tra Milano e Roma, ci si può augurare che questa esperienza serva da lezione per i prossimi impegni. Ancora qualche partita da giocare, e la chiave sarà tornare a essere l’Inter che sa comportarsi con determinazione e carattere. Si attende, insomma, una reazione che possa far dimenticare la serata gelida in Germania.

Published by
Ludovica Rossi