Thiago Motta, l’allenatore della Juventus, ha condiviso le sue impressioni sul pareggio contro il Venezia che ha portato la squadra a un decimo pareggio. Le sue parole, trasmesse ai microfoni di Sky, rivelano una frustrazione palpabile, con un forte desiderio di miglioramento. La prestazione non è stata all’altezza delle aspettative, e l’allenatore ha analizzato i momenti cruciali della partita, offrendo spunti interessanti e riflessioni sui futuri adattamenti della squadra.
Nel post-partita ha affermato chiaramente: “Non abbiamo fatto una buona prestazione, è evidente dal risultato.” Questo mette in luce come le aspettative per una vittoria siano state infrante. La Juventus doveva mostrare una superiorità che, purtroppo, è mancata. Motta ha evidenziato che la squadra avversaria ha fatto il suo gioco, ma questo non deve giustificare una prestazione deludente. Anzi, il focus deve rimanere sulla crescita e sul miglioramento continuo, nonostante l’innesco di emozioni forti derivanti dalla sfida con il City. “Oggi non dobbiamo essere contenti per la prestazione e il risultato,” ha sentenziato l’allenatore, sottolineando come la mentalità vincente debba essere sempre al primo posto.
Motta ha poi analizzato un aspetto specifico che ha suscitato discussione, il complicato episodio che ha coinvolto il centravanti Vlahovic. La frustrazione in campo, avverte l’allenatore, è normale: “I giocatori stessi sono i primi a voler vincere. Non è la prima volta e non sarà l’ultima.” È chiaro che c’è una pressione interna, ma è fondamentale restare uniti: “Dobbiamo essere uniti e continuare.” Le parole riflettono un forte legame tra la squadra e i tifosi, i quali hanno ogni diritto di esprimere le loro emozioni, anche quando le cose non vanno per il meglio. La vittoria non è solo una questione di punteggio, ma anche di unità e determinazione.
Motta ha anche affrontato la questione della gestione della partita, sottolineando come il team debba migliorare al finale delle gare. “Dobbiamo avere la capacità, dopo l’1-0, di continuare a giocare,” ha notato. Qui si evidenzia che la squadra deve imparare a non “gestire” la partita, ma a mantenere alta l’attenzione e la concentrazione per chiudere le partite. Questo cambio di atteggiamento è cruciale per una vera crescita. La Juventus ha spesso dimostrato di avere picchi eccellenti, soprattutto in partite importanti, ma la costanza è quello che serve per rimanere tra i top.
Un altro punto toccato da Motta riguarda le scelte strategiche in campo, in particolare sui ruoli di McKennie e Koopmeiners. L’istruttore ha chiarito: “Li vedo allenarsi e vedo le partite, oggi dovevano giocare in questo modo.” Qui, c’è l’intenzione di evidenziare che non è solo una questione di schieramento iniziale, ma anche di libertà di movimento e adattamento dinamico. Mantenere flessibilità nei ruoli in campo è fondamentale per creare difficoltà agli avversari. Chi gioca nella trequarti dovrebbe avere la libertà di muoversi e non essere troppo statico. Le dinamiche di gioco evolvono rapidamente, e l’abilità di rispondere a queste variazioni potrebbe essere la chiave per recuperare terreno nelle prossime partite. La Juventus è una squadra con grandi potenzialità, ma serve una strategia solida per massimizzarne le prestazioni.
L’allenatore Motta sembra determinato a trovare la giusta formula per il futuro, mantenendo viva la speranza tra i tifosi e la squadra stessa.