L’Inter, tra successi e insicurezze, si trova a dover affrontare una stagione piena di sfide. Nonostante i segni di grande potenza mostrati in alcune partite, appare chiaro che ci sono anche criticità da affrontare. La scorsa stagione sembrava una fiaba, ma quest’anno ci sono diversi inciampi da superare. Vediamo più in dettaglio cosa sta accadendo in casa nerazzurra.
L’Inter ha mostrato di avere potenzialità enormi, capaci di sgominare anche avversari ostici come abbiamo visto durante il match contro il Monza, dove si è convinti di aver trovato il ritmo giusto, segnando quattro gol in modo quasi implacabile. Ma, come un uragano che si placa in un attimo, ecco che la situazione si capovolge. Dopo aver segnato, i nerazzurri sembrano perdere la forza e la lucidità necessaria per mantenere il controllo della partita. E quando si permette di subire un gol da una squadra che si direbbe più debole, sorgono le domande sul perché di tale fragilità.
D’altro canto, il talento di Thuram è emerso come una delle poche costanti in queste prestazioni altalenanti. La sua capacità di trascinare la squadra è innegabile, eppure sembrerebbe che da solo non possa caricare l’intero peso di una squadra che ha vinto il campionato solo una stagione fa. In effetti, si sta registrando una certa vulnerabilità che non può certo passare inosservata. Sarà necessario riflettere su cosa non stia funzionando ed eventualmente apportare i dovuti correttivi.
Le assenze pesano come macigni
Un altro aspetto che emerge in modo chiaro è l’assenza pesante di Hakan Calhanoglu. Non si tratta solo di un problema di regia, ma della mancanza di quel filtro in mezzo al campo che permette di mantenere coesione e stabilità anche nei momenti critici. Questa parete difensiva, che non riesce più a mantenere il ritmo costante, può costare caro all’Inter. Si registrano già, infatti, troppi gol subiti nelle prime nove giornate, un numero che fa pensare ai 5 gol concessi nello stesso periodo della scorsa annata.
La sensazione che si prova è che l’Inter abbia pian piano perso di vista ciò che l’ha contraddistinta nei momenti cruciali del campionato scorso. Dall’esaltante periodo di conquiste, magicamente si è passati a un campionato pieno di incertezze, come un gigante dai piedi d’argilla. La concentrazione che servirebbe per raccogliere i frutti di un gioco ben fatto è assente, e questo deve preoccupare.
La sfida di Inzaghi e l’importanza della mentalità
Questa situazione caotica ha portato a domandarsi cosa potrebbero fare i giocatori e, in particolare, l’allenatore Simone Inzaghi. Nella precedente stagione, l’Inter ha dimostrato di potersela giocare con tutti, ma quest’anno la situazione appare decisamente diversa. Le decisioni di Inzaghi, specificatamente nei cambi, a volte sembrano mancare di lucidità, contribuendo così agli alti e bassi della squadra.
Inzaghi dovrà fare i conti con il suo gruppo, cercando di rimettere a posto la mente di una squadra che ha mostrato di sapere vincere pur non riuscendo a mantenere la concentrazione necessaria. Gli scontri diretti della scorsa stagione avevano sancito il successo dell’Inter, ad eccezione del match contro la Juventus. Tuttavia, nel contesto attuale è difficile non notare come la perdita nel derby e il pareggio con la Juve abbiano lasciato strascichi pesanti, generando un’aria di crisi che aleggia.
E con l’incertezza sull’operato di alcuni allenatori avversari, come Fonseca, si percepisce quanto possa essere cruciale ribaltare la situazione. L’Inter sembra destreggiarsi in un gruppo di avversari che non perdona e che attende solo un passo falso per approfittarne.
In sintesi, l’Inter ha incredibili capacità e talenti che potrebbero riportarla in cima alla classifica, ma con le giuste scelte strategiche e una mentalità ritrovata, c’è molto da lavorare per evitare che la stagione diventi un susseguirsi di frustrazioni.