L’Inter Primavera ha subito una sconfitta pesante nel derby contro la Roma, un match che ha messo in evidenza diverse difficoltà per i nerazzurri. Questo risultato ha non solo convalidato il primo posto della Roma in classifica, ma ha anche messo in luce i problemi difensivi che la squadra di Zanchetta deve affrontare. La partita si è svolta al KONAMI Youth Development Centre e, malgrado qualche brillante intervento del portiere Alessandro Calligaris, l’Inter ha ceduto sotto le folate giallorosse.
Il match contro la Roma è stato un vero e proprio monologo delle giovanili giallorosse che hanno regolato l’Inter con un secco 4-1. La squadra di Zanchetta è sembrata non entrare mai nel vivo della partita, subendo un gioco costante da parte dei rivali. La Roma ha trovato la rete con Coletta, Levak, Misitano e Zefi, mentre l’unico gol per l’Inter è stato siglato da Berenbruch, che ha realizzato il momentaneo 2-1. Nonostante gli sforzi e le parate di Calligaris, difficile definirla una giornata positiva per la formazione nerazzurra, in particolare per la sua retroguardia, apparsa in difficoltà contro l’attacco dei giallorossi. Così, il team interista si è ritrovato in una situazione difficile, con una prestazione che ha lasciato molte domande senza risposta.
Le parate eccezionali di alessandro calligaris
Alessandro Calligaris è stato, senza dubbio, una figura chiave nella partita contro la Roma, dimostrando una serie di interventi che hanno salvato l’Inter dalla goleada. Malgrado le quattro reti subite, il suo operato è stato determinante per mantenere la partita in bilico per un tempo. Infatti, spesso si è trovato a fronteggiare situazioni difficili, come nel caso del rigore calciato da Zefi, dove ha indovinato il lato ma non è riuscito ad impedirne la realizzazione. Calligaris ha anche respinto un tiro insidioso di Cama, dimostrando riflessi pronti, rendendo la sua prestazione degna di nota nel contesto generale del match. La sua esperienza, considerato che è un giovane portiere, si è rivelata utile e il suo talento merita di essere valorizzato. Senza di lui, il passivo avrebbe probabilmente potuto essere ancor più grave.
Il racconto di thomas berenbruch
Un altro protagonista della giornata è stato Thomas Berenbruch, che ha cercato di ravvivare la squadra nei momenti più complicati della sfida. Il suo gol, segnato su calcio di rigore sbagliato, ha rappresentato un barlume di speranza, sebbene la reazione non sia stata sostenuta. Il 7 nerazzurro ha cercato di motivare la squadra con giocate incisive, ma si è ritrovato spesso isolato, incapace di trascinare i compagni verso una rimonta chiara. Nonostante le difficoltà, Berenbruch ha mostrato la sua volontà di portare qualità e dinamismo al gioco, anche se è stato costretto a fare i conti con una squadra che non riusciva ad esprimersi al meglio. La sua capacità di incidere sul match, però, non è bastata e il supporto atteso dai vari reparti non è arrivato.
Difficoltà in difesa: aidoo e cecconi
La sconfitta ha messo in evidenza le carenze difensive dell’Inter, con Mike Aidoo e Gabriele Re Cecconi che hanno vissuto una giornata difficile. Aidoo, dopo il suo esordio in prima squadra, ha patito l’aggressività dell’attacco romanista, dando impressione di trovarsi a disagio. L’azione del primo gol è partita proprio dalla sua zona, dove Coletta ha trovato spazio per colpire. Anche se sempre presente, la sua capacità di tenere salde le difese ha mostrato delle crepe evidenti.
Dall’altro lato, Gabriele Re Cecconi, di solito robusto, è stato messo a dura prova dalla velocità e fisicità degli attaccanti avversari. L’episodio del rigore, in particolare, ha messo in luce la difficoltà di Cecconi nel fronteggiare un attaccante veloce come Zefi. Questa serie di errori difensivi, sì, non rappresentano la norma per il giovane difensore, ma possono servire come insegnamento per il futuro, affinché possa superare questo scoglio difficile.
La sfida tra Inter e Roma ha portato quindi alla luce non solo il valore della squadra giallorossa, ma anche i margini di miglioramento che i nerazzurri devono cogliere. La consapevolezza delle proprie debolezze è il primo passo per costruire una scalata verso il successo.