Mattia Zanchetta è senza dubbio un protagonista importante nell’Inter Primavera, che sta brillando sia in campionato che in Youth League. Con i suoi 18 anni, il giovane calciatore non solo fa parte di una squadra di talento, ma vive anche l’esperienza di avere un padre che è il suo mister. In un’intervista esclusiva con la Gazzetta dello Sport, Zanchetta si è aperto sulla sua vita, raccontandoci aneddoti e la sua passione per il gioco del calcio. Scopriamo di più su di lui e la sua carriera.
Originario di Cremona, Mattia ha iniziato a giocare a calcio in un oratorio locale, un posto dove si respirava passione e voglia di fare. Le sue giornate erano piene di partite e allenamenti con i compagni, tanto che passava ogni istante libero a calciare un pallone. Secondo quanto afferma, non ha mai contemplato un’altra carriera. L’idea di diventare calciatore lo ha accompagnato fin dalla gioventù e ha sempre rappresentato un sogno concreto. In effetti, la sua dedizione e il suo impegno quotidiano non sono passati inosservati. Oggi, indossa con orgoglio la maglia dell’Inter Primavera.
A proposito della sua esperienza particolare di avere un padre nel ruolo di allenatore, Zanchetta ha dichiarato che questo non ha mai rappresentato un peso per lui. Al contrario, ha sottolineato che suo padre lo tratta come un qualsiasi altro giocatore. “Ho grande rispetto per lui e per il suo ruolo”, ha detto, “ma quando si deve parlare di calcio, il nostro rapporto è molto professionale”. Questa dinamica è rara nel mondo del calcio, dove spesso i genitori influenzano le scelte e le direzioni dei propri figli, ma Mattia ha trovato un equilibrio perfetto tra carico emotivo e prestazione sportiva.
Il rapporto con il padre
L’argomento del padre, che è anche il suo mister, ha aperto una serie di riflessioni nel giovane calciatore. “A volte è difficile, ma mi fa bene”, ha detto. I complimenti sono sinceri, ma le critiche, quando arrivano, sono anche più dure. Questo approccio, misto di affetto e correttezza, spinge il ragazzo a dare sempre il massimo in campo. La lotta tra il vincere e il migliorare è continua: “Quando sono sul campo, voglio dimostrare che posso farcela da solo”, ha spiegato Mattia.
Ma non è tutto lavoro e nessun divertimento. Zanchetta si diverte a giocare ed è appassionato. Ama il calcio e questo traspare dalle sue parole. Nonostante il peso delle aspettative, sia proprie che familiari, riesce a mantenere un atteggiamento positivo. “Ogni partita è una nuova avventura”, afferma. Ecco perché nei momenti difficili cerca sempre di ricordare perché ama questo sport, ed è proprio la sua passione che lo spinge a lavorare ancora più duramente.
La stagione in corso
La stagione attuale per l’Inter Primavera si preannuncia elettrizzante, con obiettivi ambiziosi e una rosa forte, piena di talenti. Mattia è uno dei punti fermi che contribuisce a far brillare la squadra, e la sua partecipazione nella Youth League non è altro che la ciliegina sulla torta. Ogni partita offre nuove opportunità e, parlando delle aspettative, ha detto di voler sfruttare ogni occasione per crescere e migliorare.
Zanchetta sa di dover affrontare molte sfide, sia in campo che nelle dinamiche di squadra. I giovani calciatori devono spesso combattere contro la pressione e il desiderio di eccellere. Ma lui sembra avere la giusta mentalità, rimanendo concentrato sull’obiettivo finale. “Non possiamo permetterci di pensare troppo avanti, ma ogni match è cruciale”, ha ripetuto, evidenziando l’importanza di godere del percorso e di ogni singolo passo fatto.
Concludendo, la giovinezza di Mattia Zanchetta rappresenta simbolicamente anche il futuro dell’Inter. Un futuro che sembra, incredibilmente, luminoso e promettente. La sua storia non è solo quella di un calciatore, ma quella di un ragazzo che sogna, combatte e si dedica con passione per il calcio che ama. Aspettative, pressioni e successo: le sfide sono tante, ma anche le opportunità.