Verona-Inter sembra aver dato nuova linfa a Correa, ma per un altro attaccante la stagione potrebbe essere finita
Da Verona a Verona. Dopo il debutto da sogno dell’agosto 2021 in Verona-Inter, con una doppietta decisiva per l’1-3 finale, la stella di Joaquin Correa è tornata a brillare 3 anni dopo nuovamente al Bentegodi, con una prestazione super coronata da un gol, due assist e tante giocate di qualità.
Il Bentegodi è stato teatro di una delle migliori esibizioni stagionali dell’Inter, dopo il roboante 4-0 inflitto all’Atalanta il 30 agosto. Dopo una partenza da brividi in cui gli uomini di Inzaghi hanno rischiato addirittura di finire in svantaggio, salvati dalla traversa, i nerazzurri hanno imposto il loro ritmo alla gara, mettendo in mostra un attacco dinamico e spietato. Correa è stato tra i protagonisti indiscussi della serata, meritando a pieno diritto il titolo di MVP: l’argentino ha mostrato lampi del suo talento, ricordando perché la società aveva investito su di lui dopo l’addio di Lukaku nell’estate 2021.
Le sue accelerazioni, i movimenti tra le linee e la capacità di creare spazi per i compagni hanno dato una nuova dimensione al gioco offensivo dell’Inter, mettendo in difficoltà la difesa veronese per tutti i 90 minuti ed esaltando le qualità del suo compagno di reparto Marcus Thuram, che ha avuto più spazi per attaccare la profondità e far male alla difesa dell’Hellas. Una prestazione che potrebbe rimescolare le carte nell’attacco di Inzaghi, soprattutto considerando la situazione di Marko Arnautovic, il quale non è riuscito finora a lasciare un’impronta significativa nella stagione.
Arrivato all’Inter l’estate scorsa ed accolto con affetto dai tifosi nerazzurri, che ricordavano il “piccolo” Marko nerazzurro del 2010, vera e propria mascotte dello storico Triplete per la sua simpatia e le sue “performance” durante i festeggiamenti dei tre titoli, l’austriaco non è riuscito a soddisfare le aspettative: complici alcuni infortuni e prestazioni sottotono, il suo contributo alla squadra è stato limitato, ed adesso potrebbe finire dietro anche a Correa nelle gerarchie di Inzaghi.
Questo scenario non solo riduce le sue possibilità di vedere il campo con continuità, ma potrebbe anche spingerlo a riflettere su un possibile addio già nella finestra di mercato di gennaio. Per un giocatore della sua esperienza, abituato a essere protagonista, restare in una squadra senza spazio potrebbe non essere un’opzione sostenibile.
Diverse squadre, soprattutto all’estero, potrebbero essere interessate a un giocatore della sua esperienza, capace di fare la differenza in contesti meno competitivi rispetto all’Inter.