Alessandro Bastoni: pilastro della difesa dell’Inter
Alessandro Bastoni, pilastro della difesa dell’Inter, ha recentemente concesso un’intervista esclusiva a Fabrizio Biasin per il giornale Libero. Durante il suo intervento, Bastoni ha toccato diversi aspetti della sua carriera, della stagione attuale e delle sfide affrontate insieme alla squadra. Con un linguaggio sincero e diretto, il difensore ha condiviso le sue impressioni e i suoi pensieri sull’andamento della squadra, le critiche ricevute e le possibilità future.
Parlando della stagione in corso, Bastoni non ha risparmiato complimenti al team: ”Voto 8 per entrambe”. Ha ammesso che l’inizio del campionato è stato un po’ lento, segnalando come il passaggio da una stagione all’altra non sia mai semplice, specialmente dal punto di vista mentale. “A livello mentale non è stato facile recuperare”, ha spiegato. Tuttavia, la squadra si è rapidamente ripresa: “Ad agosto avremmo messo la firma per essere in questa situazione di classifica in campionato e Champions”, ha aggiunto con entusiasmo. Questo comportamento indica un atteggiamento proattivo nella gestione delle difficoltà e una percezione positiva verso il futuro.
Riflessioni sulla sconfitta contro il bayer leverkusen
La sconfitta subita contro il Bayer Leverkusen ha sicuramente lasciato il segno. Bastoni ha ammesso che la caduta non è stata facile da accettare e ha fatto una riflessione profonda sull’andamento della partita. “A casa ho ripensato a tutto”, ha detto, sottolineando che anche le migliori squadre del mondo hanno i loro alti e bassi, citando le potenze del Bayern, del Manchester City e del Real Madrid. Dirigendosi verso un discorso sulla pressione dell’eccellenza, ha però affermato che ci vuole abilità per mantenere un certo standard, riconoscendo che “non possiamo vincere tutte le partite”. La determinazione a migliorare è chiara e per lui l’obiettivo rimane sempre vincere, anche quando le circostanze sono avverse.
Il turnover di inzaghi e l’importanza del riposo
Affrontando poi il tema del turnover, Bastoni ha chiarito quanto sia cruciale avere un giusto equilibrio tra prestazioni e riposo. “È impossibile giocare sempre”, ha affermato, riconoscendo che l’egoismo personale in una squadra può risultare dannoso. Ha parlato apertamente dell’importanza della gestione dei giocatori e della necessità di far ruotare i titolari. “Non è umano essere sempre al 100%”, ha ribadito. L’aspetto fisico è fondamentale in un torneo impegnativo come il campionato, quindi, secondo Bastoni, “il riposo è indispensabile” per affrontare le sfide nel migliore dei modi.
Il contributo di bastoni al gioco offensivo
Bastoni ha anche discusso del suo ruolo in campo, come braccetto di difesa con una forte inclinazione offensiva. Raccontando del suo inizio di carriera con Gasperini, ha spiegato come queste attitudini lo abbiano accompagnato lungo il suo percorso. “Mi diverto perché sono sempre parte del gioco”, ha dichiarato, esprimendo il suo piacere nel partecipare attivamente all’azione. La sinergia tra difesa e attacco è chiave nel gioco moderno, secondo il difensore. “Penso di essere uno dei più forti” nel suo ruolo, ha affermato, mettendo in evidenza sia la fiducia in se stesso che la considerazione per i suoi avversari, come Gvardiol, un altro talento emergente.
Il legame con l’inter e il futuro
Bastoni ha affrontato anche le voci di un possibile trasferimento nei periodi scorsi, dichiarando fermamente che non ha mai valutato altre opzioni. “Ho sempre dato massima priorità all’Inter”, ha spiegato, confermando il suo legame affettivo con il club e la sua volontà di restarci. Per lui, Milano rappresenta casa e un ambiente ideale, e gioca in una squadra che punta a vincere in ogni competizione. Il senso di appartenenza e la missione di rendere grandi i colori nerazzurri sono sempre stati, e rimarranno, al primo posto per il difensore.
Il mister: in zaghi tra pregi e difetti
Commentando la figura di Inzaghi, ha espresso una considerazione chiara: ”Pregio del mister è che riesce a far sentire tutti parte del gruppo”. La forza di un grande team risiede anche nella capacità del suo allenatore di unire le forze e creare un ambiente collaborativo. Tuttavia, Bastoni ha accennato a un possibile difetto: “Forse abbiamo avuto un problema all’inizio nel comprendere il suo calcio”. Questo ha reso il lavoro iniziale un po’ più difficile, ma è evidente che il gruppo ha trovato la sua strada, mostrando miglioramenti significativi.
Un sogno di rivincita: la finale di champions league
Infine, l’argomento della finale di Champions League è emerso come uno dei più emozionanti per Bastoni. “Vorrei rigiocare quella partita. Assolutamente”, ha affermato, lasciando trasparire la passione per il calcio e il desiderio di rivincita. “È una ferita aperta”, ha dichiarato, evidenziando come piccole cose come la fortuna e la consapevolezza possano fare una grande differenza. Con la consapevolezza acquisita, adesso sa che il gruppo ha la mentalità per competere ai massimi livelli e la determinazione a tornare a lottare per quel trofeo.