Il primo SMS della storia: “Merry Christmas” inviato nel 1992 da un computer. Scopri di più!

Questo evento storico, avvenuto nel lontano 1992, ha dato il via a una rivoluzione che ha rapidamente trasformato il panorama della messaggistica. Da allora, l’evoluzione degli SMS ha avuto alti e bassi, tutto mentre ci adattiamo a nuovi modi di comunicare nel mondo digitale. Scopriamo insieme i dettagli e l’impatto che ha avuto sulla nostra vita quotidiana.

L’inizio di un’era: il primo SMS

Il 3 dicembre 1992 un ingegnere programmatore britannico, Neil Papworth, scarabocchiò un semplice messaggio: “Merry Christmas”. Questo atto, apparentemente banale, ebbe luogo durante una festa aziendale di Vodafone nel Berkshire, Regno Unito, dove Papworth inviò il primo SMS della storia a un dispositivo mobile, l’Orbitel 901 di un collega, Richard Jarvis. Quelle tre parole, “Buon Natale”, segnarono l’inizio di qualcosa di molto più grande. Strano, ma vero, il ricevente non rispose, eppure quel messaggio iniziò una trasformazione radicale nei modi di comunicazione.

Fino ad allora, l’idea di inviare brevi messaggi scritti tramite un telefono era rimasta piuttosto inaccessibile, ma nel 1992, grazie alla tecnologia sviluppata negli anni precedenti, ciò divenne finalmente realtà. Papworth non poteva prevedere il clamore che quel messaggio avrebbe generato. In seguito, ammise che non aveva idea di quanta popolarità avrebbero raggiunto quelli che in seguito sarebbero stati definiti SMS. Da quel piccolo messaggio ebbe inizio un grande movimento, che avrebbe portato alla creazione di emoji, app di messaggistica e una nuova forma di interazione.

I messaggi e la tecnologia: un campo di sperimentazione

Un fatto insolito e non molto noto è che il primo SMS fu creato e inviato da un computer, dato che i telefoni di quell’epoca non erano dotati di tastiere per l’invio di messaggi. Questo spiega perché l’invio di testi di massimo 160 caratteri risalisse in realtà agli anni ’80, ma solo nel ’92 si ebbe il benestare per iniziare a testare la tecnologia su larga scala. L’anno successivo, Nokia lanciò un segnale acustico per avvisare gli utenti dell’arrivo di un nuovo messaggio, un’attività che contribuì alla diffusione di questa nuova forma di comunicazione, che all’epoca era del tutto innovativa.

All’inizio, inviare un SMS era un’impresa abbastanza complicata. Senza tastiere QWERTY, bisognava utilizzare i tasti numerici, premendo ripetutamente i tasti per riuscire a comporre le lettere. Ma gli utenti trovarono rapidamente un modo alternativo, sviluppando un linguaggio abbreviato che rese la comunicazione più veloce: il “txt spk”. Questo strano modo di esprimersi ha dato vita anche a termini e frasi iconiche come “LOL” o l’uso delle emoticon, anticipando l’avvento degli emoji, che oggi sono diventati fondamentali per il nostro modo di comunicare.

La crescita e il declino degli SMS

Sapevi che nei primi giorni degli SMS era possibile inviare messaggi solo tra utenti dello stesso operatore di rete? Solo nel 1999 si riuscì a combattere questa limitazione, riuscendo a creare un’interoperabilità tra diverse reti. Questo rese gli SMS gradualmente più accessibili ed effettivamente li aiutò a guadagnarsi un posto nella vita quotidiana di miliardi di persone. Durante gli anni 2000, gli SMS raggiunsero il loro apice, con miliardi di messaggi rutinariamente scambiati ogni anno. Nel 2010, addirittura, il termine “messaggi di testo” venne ufficialmente inserito nei dizionari, segno della loro importanza.

Tuttavia, con l’avanzamento delle applicazioni di messaggistica istantanea, il panorama della comunicazione ha cambiato direzione. Gli SMS hanno visto un forte calo della loro popolarità. Come esempio, nel Regno Unito il numero di SMS inviati è passato da oltre 150 miliardi nel 2012 a meno di 32 miliardi nel 2023. I moderni servizi, come WhatsApp e Telegram, offrono opzioni di messaggistica molto più ricche e sicure, in grado di garantire una crittografia end-to-end che gli SMS tradizionali non possono fornire.

Il futuro degli SMS: un’utilità persistente

Nonostante la loro netta diminuzione, gli SMS non sono completamente scomparsi dalla nostra vita. In effetti, continuano a essere utilizzati per scopi specifici, come l’autenticazione a due fattori o per inviare promemoria da parte degli enti sanitari. La loro facilità d’uso e l’assenza di necessità di installazione di app fanno sì che in alcune situazioni rimangano una scelta preferibile per le comunicazioni rapide e dirette.

I messaggi di testo, benché in declino, si sono mantenuti vitali, e molti riconoscono ancora il loro valore, soprattutto in contesti in cui la sicurezza e l’affidabilità sono imprescindibili. Questo, senza dubbio, dimostra come, nonostante la tecnologia e i modi in cui comunichiamo siano cambiati, gli SMS continuano a lasciare un segno indelebile nella storia delle comunicazioni.

Published by
Ludovica Rossi