Cholesterolo e salute: l’importanza dei controlli tra i giovani
La questione del colesterolo è spesso associata agli adulti. Tuttavia, più della metà dei genitori non sa che anche i giovani possono soffrire di anomalie colesterolemiche. Secondo recenti studi, tra i ragazzi, almeno un adolescente su cinque non ha valori di colesterolo nei limiti di norma. Analizziamo insieme perché è così importante fare screening cardiaci anche durante l’infanzia e l’adolescenza.
Molti genitori pensano che le patologie legate al colesterolo siano un problema esclusivo degli adulti, ma questo è un errore. Recenti ricerche hanno dimostrato che, a partire dagli 11 anni, le anomalie del colesterolo possono già influenzare i ragazzi. La dottoressa Sarah de Ferranti, cardiologa pediatrica, spiega che molte di queste irregolarità non sono necessariamente temporanee e che alcuni ragazzi potrebbero aver bisogno di farmaci. Fortunatamente, integrare abitudini alimentari sane e attività fisica può ridurre significativamente il rischio. Eppure, eccezion fatta per quelli con una storia medica familiare di problemi cardiaci, la maggior parte dei bambini non viene controllata. Infatti, un recente studio ha rivelato che solo l’11% degli adolescenti tra i 9 e i 21 anni ha effettuato un test sul colesterolo, a fronte di oltre il 70% degli adulti che hanno ricevuto screening negli ultimi cinque anni.
La American Heart Association e altre organizzazioni mediche suggeriscono di controllare i livelli di colesterolo tra i 9 e gli 11 anni e ripetere il test tra i 17 e i 21 anni. In alcuni casi, se c’è stata una storia familiare di malattie cardiache precoci o colesterolo elevato, il medico potrebbe consigliare uno screening già a partire dai 2 anni. Ciò è in linea con le raccomandazioni del National Heart, Lung, and Blood Institute. Tuttavia, nonostante queste indicazioni, le statistiche mostrano una significativa mancanza di screening tra i più giovani. La dottoressa de Ferranti sottolinea che l’assenza di test non solo porta a diagnosi tardive, ma mette anche a rischio la salute futura dei ragazzi. La scarsa consapevolezza e la variabilità delle raccomandazioni mediche potrebbero confondere sia i genitori che i medici.
Avere un colesterolo non sano fin dalla giovane età può portare a gravi problemi cardiovascolari in età adulta. Alcuni studi recenti collegano i livelli elevati di colesterolo infantile a un rischio aumentato di infarti e ictus durante la vita. Le anomalie più comuni includono il colesterolo “cattivo” LDL e un basso livello di colesterolo “buono” HDL. Quando il colesterolo LDL è alto, si può assistere a una formazione di placca nelle arterie, un primo passo verso gravi problemi cardiaci. È qui che tornano in gioco i test per la famiglia: identificare condizioni ereditarie come l’ipercolesterolemia familiare è fondamentale. La dottoressa Emily Gregory sottolinea che individuare patologie ereditarie può cambiare radicalmente le prospettive future per i giovani.
Chiaramente, la genetica gioca un ruolo importante nei livelli di colesterolo. Molte persone possono mantenere valori sani semplicemente seguendo una dieta ricca di fibre e povera di grassi saturi e facendo attività fisica regolarmente. Le linee guida federali raccomandano un’ora di attività fisica moderata al giorno per i ragazzi tra i 6 e i 17 anni. Tuttavia, anche se una famiglia adotta uno stile di vita salutare, le problematiche ereditarie possono compromettere i risultati. Forse è questo il motivo per cui il colesterolo elevato resta comunemente non diagnosticato, come indica la dottoressa de Ferranti, dato che le persone colpite spesso non manifestano sintomi. Le famiglie dovrebbero essere particolarmente vigilanti se hanno una storia di colesterolo alto o malattie cardiache.
Per i genitori, è fondamentale informarsi su queste linee guida e discuterne con il pediatra. Se il vostro bambino deve già sottoporsi a un esame del sangue, è saggio chiedere un’analisi del colesterolo. In aggiunta, anche se un risultato anomalo non significa automaticamente una patologia ereditaria, sarà opportuno valutare il significato di quel dato. Il primo passo sarà incoraggiare modifiche nello stile di vita: un buon sonno, una dieta equilibrata e attività fisica possono fare enormi differenze anche fin da piccoli. Quindi, se c’è una preoccupazione per la storia familiare di colesterolo alto, è opportuno comunicare dettagli al pediatra. Nonostante le sfide attuali nel mondo degli screening, si percepisce che l’importanza di controllare i livelli di colesterolo nei giovani sta finalmente guadagnando attenzione.
Rimanete sintonizzati per futuri aggiornamenti su questo argomento: è un campo in continua evoluzione che promette di avere un impatto notevole sulla salute dei nostri figli.