Steven Gerrard sotto pressione in Arabia Saudita
L’avventura di Steven Gerrard all’Al-Ettifaq si sta facendo sempre più complicata. Dopo una sconfitta pesante in coppa contro una squadra di seconda categoria, il suo posto sulla panchina è diventato precario. I dubbi, i malumori e le critiche piovono da ogni direzione, specialmente da parte dei tifosi e della stampa locale che non perdonano i risultati deludenti. Insomma, la situazione è caldissima e potrebbe portare a scelte drastiche da parte della società, che ha investito oltre 15 milioni di euro per tenerlo in panchina. La pressione aumenta e il tempo sembra scorrere inesorabilmente contro di lui.
Rispetto a una gestione tecnica che non ha portato i risultati sperati, gli allenamenti di Gerrard sono finiti al centro delle polemiche. I giocatori si dichiarano poco soddisfatti della qualità delle sedute, riportando una condizione fisica ben lontana dalla forma ideale. Non si percepisce un gioco coeso e le idee in campo sembrano mancare, il che ha portato a un diffuso stato di confusione. A far scattare le critiche è stata anche la scelta degli orari delle sessioni di allenamento, che hanno suscitato perplessità tra i tifosi e gli addetti ai lavori.
In un campionato dove solitamente gli allenamenti avvengono la sera per evitare il caldo torrido, Gerrard ha proposto orari assai insoliti. Sedute alle 21 o addirittura alle 22 sono state una novità che non ha convinto nessuno. A prima vista, queste scelte potevano sembrare un modo per rispettare le temperature, ma in realtà si sono rivelate legate a un’altra questione. L’ex capitano del Liverpool ha confessato che questi orari erano pensati per poter seguire le partite della sua amata squadra senza perdere neppure un minuto. Una decisione che ha fatto infuriare i tifosi dell’Al-Ettifaq, i quali si sono sentiti relegati in secondo piano, ben lontano dall’ideale di un allenatore che si impegna per il bene della sua squadra.
L’ex centrocampista britannico, noto per le sue prodezze in campo, si trova ora di fronte a una delle sfide più difficili della sua carriera. Il suo passato nel Liverpool è per lui un vanto, ma ora potrebbe diventare un boomerang. Le critiche non si limitano agli allenamenti, ma si estendono anche ai suoi metodi e alla capacità di trasmettere la passione al gruppo. La fiducia dei sostenitori di Al-Ettifaq sembra evaporare rapidamente e la squadra, per qualche motivo, non sembra reagire.
Nonostante il suo carisma e l’esperienza accumulata negli anni, Gerrard si ritrova ora a dover rivedere le proprie scelte. Gli allenamenti non hanno prodotto miglioramenti, anzi hanno sollevato dubbi sulla sua leadership. Gli sguardi critici delle star locali e i mugugni dai tifosi aumentano di giorno in giorno. In un contesto dove il successo è misurato in risultati immediati, Gerrard si ritrova a dover combattere contro un avversario implacabile: il tempo. Se la situazione non migliorerà a breve, il rischio di un esonero sembra farsi sempre più concreto. La pressione è palpabile, e il futuro di Gerrard all’Al-Ettifaq potrebbe essere segnato dalla sua incapacità di risolvere i problemi attuali.