Ottobre 18, 2024

Formula E: Dieci Anni di Sfide e Successi

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Il mese scorso, la Formula E ha celebrato un decennio di competizioni, che ha visto lo svolgersi di 10 stagioni, 133 E-Prix, nove campioni e la partecipazione di 86 piloti.

Non è stato un percorso semplice. La Formula E è riuscita a raggiungere questo traguardo nonostante un inizio scettico, un quasi fallimento dopo appena tre gare, una rinascita, un boom e infine un ritorno sull’orlo del collasso. Tuttavia, ora sembra godere di un’accettazione consolidata.

Questo rispetto e approvazione possono essere considerati tra i maggiori successi del campionato, alla pari con la sua iniziale sopravvivenza e la capacità di attrarre oltre una dozzina di costruttori automobilistici.

Tuttavia, il campionato mondiale di corse elettriche ha faticato a ottenere quel riconoscimento che i dirigenti della Formula E desiderano ardentemente: diventare uno sport di prima fascia, entrando così nell’élite degli eventi sportivi globali.

La storia, quando rivisitata, è piena di interpretazioni diverse su fatti e avvenimenti documentati. Per la Formula E, la sua nascita e la sua sopravvivenza sono state fortemente influenzate da eventi fuori dal controllo del suo fondatore.

Ma una parte divertente della storia è immaginare i famosi “se”. E per la Formula E, ci sono alcuni scenari davvero intriganti su cui riflettere.

E se: Prost non avesse perso il controllo?

Per capire il primo Gran Premio della Formula E, è necessario tornare indietro e considerare il contesto che ha portato a quel giorno memorabile a Pechino, intorno allo stadio Olimpico Bird’s Nest.

La Formula E aveva superato una serie di ostacoli, con l’avvicinarsi dell’autunno del 2014. Il piano originale per Nissan di fornire la prima batteria era fallito nel 2013, alcune delle gare previste, come quelle di Los Angeles e Rio de Janeiro, erano state cancellate, e numerosi problemi tecnici avevano rallentato i test pre-stagionali. Uno dei problemi principali era la lentezza delle auto, che con i 110 kW disponibili risultavano essere dolorosamente lente.

Il weekend di Pechino ha portato con sé enormi sfide logistiche, ma tutte e 20 le vetture erano pronte sulla griglia al momento stabilito, sotto gli occhi del mondo, incuriosito da questa nuova competizione automobilistica.

Il giro di formazione, incredibilmente lento (chi avrà mai pensato che fosse una buona idea?), fu seguito da tutte le auto che raggiunsero la prima curva. Tuttavia, la gara fu alquanto processionale e, come previsto, sembrava piuttosto lenta.

Sì, i piloti furono costretti a un bizzarro cambio di vettura a metà gara, ma alla fine, sembrava solo un’altra serie di corse. Certo, c’era colore, mancava il rumore dei motori, ma la corsa era pur sempre corsa e, purtroppo per la Formula E, questa appariva abbastanza pacata