Paulo Fonseca, allenatore del Milan, si è presentato in conferenza stampa per discutere il momento attuale della sua squadra, in preparazione alla sfida contro l’Empoli. Le sue parole hanno rivelato tanto riguardo le sfide affrontate e le strategie per migliorare le prestazioni. L’allenatore ha parlato dell’importanza del lavoro di gruppo e dei problemi che la squadra ha dovuto affrontare all’inizio della stagione, toccando anche il tema delle attese e delle prestazioni individuali.
Paulo ha esordito analizzando l’aspetto difensivo della squadra, sottolineando il buon lavoro svolto contro la Juventus, dove la squadra ha mostrato un’organizzazione solida. “Abbiamo lavorato tanto sull’organizzazione difensiva e i ragazzi hanno risposto bene” ha dichiarato, evidenziando come, nonostante i problemi avuti in trasferta, i giocatori stiano acquisendo sempre più consapevolezza delle loro responsabilità e del sistema di gioco. “Siamo la quinta difesa del campionato e abbiamo preso tanti gol quanto l’Inter e la Lazio“ ha continuato, ponendo attenzione su un dato che dimostra come ci siano spiragli di miglioramento.
Eppure, Fonseca ha anche messo in luce che ci sono questioni che non riguardano direttamente la tattica. Per esempio, ha parlato del match di Bratislava, definendo il problema come un’errata lettura delle situazioni in gioco piuttosto che un problema di schema. Questo, secondo il tecnico, richiede una riflessione più profonda sulle prestazioni individuali. “Continuiamo a lavorarci”, ha aggiunto, indicando che l’accento deve essere posto sulla lettura del gioco e sulla tecnica personale. La chiave del successo risiede nell’attenzione e nel lavoro quotidiano, che portano a una crescita complessiva.
Un altro punto centrale del discorso di Fonseca è stato, senza dubbio, la preparazione della squadra in pre-stagione. “Abbiamo cominciato con 15 giocatori e i ‘bambini'”, ha detto, sottolineando come la mancanza di una preparazione adeguata con l’intero gruppo rappresenti una notevole difficoltà. La partenza per gli Stati Uniti ha rappresentato un’occasione significativa, ma le differenze temporali e logistiche hanno limitato il lavoro complessivo: “Abbiamo lavorato solo 8 giorni prima della prima partita”.
Fonseca ha evidenziato come, a differenza di squadre blasonate come il Napoli, la sua squadra non ha avuto a disposizione il tempo necessario per allenarsi come avrebbero voluto. “Queste sono settimane cruciali; quando si cambia tanto è più complicato”, ha notato con una certa frustrazione. Da un lato, ci sono squadre come Inter e Atalanta che possono contare su allenamenti regolari con lo stesso tecnico da anni. Dall’altro, il Napoli ha a disposizione un’intera settimana per prepararsi, nonostante l’arrivo di un nuovo mister.
Nonostante le difficoltà emerse nelle prime fasi della stagione, Fonseca ha mantenuto un atteggiamento positivo, dichiarando: “Sono sicuro che alla fine saremo davanti a qualcuna di queste squadre”. Ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sulla crescita e sul miglioramento della propria squadra, piuttosto che sulle rivali dirette. “Dobbiamo fare di più”, ha affermato, dimostrando di essere consapevole della necessità di un progresso costante, non solo a livello collettivo, ma anche individuale.
In un’ottica di miglioramento, l’allenatore ha chiarito che la squadra sta lavorando a diversi aspetti per adattarsi e crescere nel contesto attuale. “I giocatori lo capiscono e stiamo migliorando”, ha esclamato con una nota di incoraggiamento. In sintesi, la sfida per il Milan non è solo quella di superare le difficoltà iniziali, ma di continuare a costruire un gruppo forte, coeso e preparato per affrontare qualsiasi avversità sul campo. La strada è lunga, ma la volontà e l’impegno per affrontarla sono chiari.