La Fiorentina continua a macinare successi e l’ottava vittoria consecutiva è un traguardo che ha portato grande entusiasmo. Raffaele Palladino, l’allenatore, si è espresso in conferenza stampa, lasciando intravedere il suo orgoglio e la sua determinazione. In questa partita, il gruppo ha dato prova di carattere e di capacità di reazione. I tifosi sono stati, evidentemente, felici del risultato.
“Questa vittoria è stata particolarmente forte per noi,” ha dichiarato Palladino. La squadra si è trovata a dover affrontare una settimana di tensioni dopo una delusione in Coppa Italia, ma gli atleti hanno dimostrato di essere un grande gruppo in grado di reagire con decisione. Nel primo tempo, la Fiorentina ha mostrato un gioco sopraffino, spingendosi in vantaggio con azioni ben coordinate. “Avremmo dovuto chiuderla già nel primo tempo,” ha continuato, esprimendo il rammarico per non aver capitalizzato di più. Durante il secondo tempo, il mister ha osservato un calo di prestazioni, specificando che il rientro del Cagliari non è avvenuto per meriti loro, ma per errori commessi dalla sua squadra. La dedica a Bove, poi, ha toccato le corde del cuore, un gesto di solidarietà e un tocco di emozione in un momento di vittoria.
Un’altra domanda riguardava Kean, che non ha giocato dal primo minuto, ma Palladino ha chiarito: “Giochiamo ogni tre giorni e ci vuole una gestione accorta.” Questa fase di intensa attività sportiva ha portato a decisioni strategiche sulla formazione. Kouame, ha detto, ha disputato una grande partita, mentre Ikoné si è guadagnato l’apprezzamento del pubblico. “I nostri quattro attaccanti sono stati fenomenali difensivamente,” ha aggiunto, evidenziando come il lavoro di squadra sia fondamentale. I cambi, introdotti in un momento delicato, hanno dato nuova linfa vitale alla squadra, dimostrando che la profondità della rosa è un vantaggio cruciale.
Palladino ha anche parlato di Comuzzo, un giocatore che ha saputo dimostrare il suo valore. “Edo è parte del nostro cuore,” ha dichiarato, riconoscendo il legame emotivo che lega i membri della Fiorentina. “Abbiamo visto una reazione collettiva, non ci sono stati singoli a brillare più degli altri,” ha chiarito, sottolineando l’importanza del collettivo. Ogni giocatore, dal portiere agli attaccanti, ha contribuito alla prestazione, evidenziando che la vittoria non appartiene mai a una sola persona, ma a tutta la squadra.
Eguagliare il record di vittorie consecutive del 1960 è un traguardo che fa certamente storia, ma Palladino non vuole attribuirsi meriti. “Dateli ai ragazzi,” ha detto. Il mister guarda al futuro con ottimismo, sottolineando che le piccole gratificazioni devono essere una motivazione, non un traguardo finale. La consapevolezza e la grinta mostrata dalla squadra sono ingredienti chiave di questo successo. “Abbiamo affrontato il Cagliari come se fosse stata la prima in classifica,” ha proseguito, lodando l’approccio rispettoso e umile. E questa è, senza dubbio, una mentalità che se mantenuta porterà lontano la Fiorentina.