Le voci sul futuro di Massimiliano Allegri, ex tecnico della Juventus, continuano a far discutere. La speculazione si intensifica mentre i club di calcio europei iniziano a valutare le possibilità di ingaggio. Con ben 144 milioni spesi la scorsa estate sul mercato, la Juventus punta a risolvere le proprie difficoltà in classifica. Allegri, però, ha altre idee e considerazioni sul suo destino professionale.
Massimiliano Allegri non è finito nel dimenticatoio; anzi, sembra pronto a dimostrare il suo valore in un contesto differente. Questa stagione, sebbene i risultati della Juventus non siano brillanti — un distacco di meno 9 punti rispetto all’ultima sua gestione e una media di 12,7 tiri a partita, inferiore rispetto ai precedenti 13,9 — Allegri non si sente affatto “bollito”. La squadra di Thiago Motta, pur mostrando un maggior possesso palla del 60,7% rispetto al 45,9% di Allegri, sta sperimentando un possesso poco produttivo, quasi sterile. Ciò dimostra come il tecnico livornese stia cercando di ritrovare una rivincita, ma questa volta è deciso a conquistarla sul campo, non solo attraverso il confronto nei risultati.
Le sirene dell’estero stanno cominciando a farsi sentire, e per la prima volta Allegri ha apertamente considerato la possibilità di trasferirsi oltre Manica. Infatti, la Premier League continua a esercitare un fascino irresistibile sugli allenatori italiani. Considerando, ad esempio, il lavoro svolto da Maresca al Chelsea, o il leggendario trionfo di Ranieri al Leicester, senza dimenticare i successi di Ancelotti, Conte e Sarri, l’idea di accettare una sfida in Inghilterra potrebbe non essere così distante.
Il futuro in Premier: contatti e opportunità
Speculazioni su Allegri lo vedono con uno futuro potenzialmente luminoso nella Premier League, un campionato ricco di opportunità. Recentemente si sono intensificati i contatti tra l’allenatore e diverse squadre inglesi, incluso il Manchester United. Dopo l’esonero di ten Hag, il club, che è di proprietà di Ineos, ha puntato su un profilo più giovane, il portoghese Amorim. Nonostante le difficoltà, ci sarebbero state comunicazioni formali sia con il Manchester che con altri club di medio-basso calibro, tra cui il West Ham.
In particolare, gli ‘Hammers’, nonostante ollano con il loro attuale allenatore Lopetegui, stanno già esplorando potenziali sostituti dopo una stagione non lucente — 144 milioni investiti sul mercato, ma risultati che lasciano a desiderare. Informazioni rivelate da Calciomercato.it suggeriscono che ci sono stati mamnvolti scambi tra dirigenti vicini a Allegri e la dirigenza del club londinese. Per ora, Allegri sembrerebbe disponibile a considerare una posizione alla guida del West Ham, attualmente 14esimo in classifica, ma solo a partire dalla stagione 2025/2026. Tuttavia, le circostanze potrebbero cambiare rapidamente, aprendolo a un’eventualità di un passaggio in corsa.
La sfida della Serie A e il ruolo di Allegri
Sebbene la Premier League stia guadagnando terreno, la preferenza di Allegri continua a essere rivolta verso la Serie A. Tuttavia, le opzioni in Italia sembrano restringersi. L’idea di un ritorno al Milan, ad esempio, sembra molto complessa da concretizzare. I rossoneri, infatti, non sembrano inclini a contemplare l’ex allenatore juventino considerata la sua figura di forte impatto, soprattutto alla luce di un rapporto non idiliaco con giocatori come Zlatan Ibrahimovic.
Le possibilità di Allegri di approdare alla Roma, che ha già preso decisioni diverse per il suo futuro tecnico, sono altrettanto scarse. Anche se l’Inter potrebbe rappresentare un obiettivo, il rischio di “invecchiare” senza opportunità concrete si fa palpabile. Dunque, l’idea di affrontare una nuova avventura in un altro campionato europeo, magari quello anglosassone, sembra prendere sempre più piede.
Allegri è un allenatore che sa il fatto suo e portare con sé tutta un’esperienza che, sicuramente, potrebbe essere un valore aggiunto per molti club che stanno cercando di costruire un futuro solido. In questa première fase della stagione calcistica, le sue scelte potrebbero non solo plasmare la sua carriera, ma anche ridefinire il panorama degli allenatori nel calcio internazionale.