Simone Inzaghi e Antonio Conte, due allenatori diversi ma altrettanto validi. Ecco qual è la differenza fra loro due.
Kolarov, storica figura del calcio italiano, ha recentemente condiviso le sue riflessioni su due allenatori che hanno segnato il suo percorso calcistico: Antonio Conte e Simone Inzaghi. Con l’avvicinarsi della partita tra Inter e Napoli, le sue dichiarazioni, raccolte da La Gazzetta dello Sport, offrono un interessante approfondimento sulla sua esperienza e la sua visione del calcio.
Simone Inzaghi, un nome che risuona nella memoria di Kolarov già dai tempi in cui giocavano insieme alla Lazio, ha sempre dimostrato una grande intelligenza calcistica. Kolarov ricorda i primi anni della loro carriera comune dal 2007 al 2010, mettendo in evidenza come Inzaghi, sebbene non fosse un goleador letale come il fratello Pippo, mostrasse una notevole lucidità nel gioco. “Era malato di calcio,” afferma Kolarov, riconoscendo l’attenzione e l’intuito di Inzaghi che lo hanno portato a studiarsi come futuro allenatore. L’asse della loro collaborazione si è riattivata all’Inter, dove Kolarov è arrivato a vivere l’evoluzione di Inzaghi da ex calciatore a tecnico affermato.
Negli ultimi anni, il lavoro di Inzaghi ha parlato chiaro: una finale di Champions League raggiunta e uno scudetto in bacheca testimoniano le sue capacità. Kolarov sottolinea che Inzaghi riesce a trasmettere ai suoi giocatori una chiara identità. “Nonostante i giocatori di talento che ha, lui dà loro la libertà di esprimersi,” continua Kolarov, esaltando la versatilità del tecnico. Insomma, Inzaghi ha scalato la sua carriera e ha tracciato un solco da seguire, capace però di arricchirlo con tocchi personali e strategici.
Conte: La trasformazione radicale dell’Inter
Antonio Conte è un’altra figura che ha lasciato il segno nel percorso di Kolarov. Secondo il difensore, Conte ha completamente “rivoltato l’Inter come un calzino,” non limitandosi a cambi di tattica, ma incidendo profondamente sulla mentalità e sull’attitudine della squadra. Kolarov esalta la capacità di Conte di alzare il livello di attenzione e professionalità, trasformando gli interisti in una squadra vincente a tutti gli effetti.
Il suo approccio maniacale nella cura dei dettagli e il lavoro di scouting sugli avversari sono al centro delle lodi del calciatore. “In fase di costruzione, nessuno è come lui,” afferma Kolarov, evidenziando come il lavoro svolto da Conte continui a essere visibile nel gioco dell’Inter, anche dopo la sua partenza. La lealtà e la franchezza nei confronti dei suoi giocatori sono altre qualità che Kolarov ammette di aver profondamente apprezzato, creando un ambiente di lavoro molto chiaro e diretto.
Elementi preziosi da entrambi i tecnici
Quando si parla di cosa Kolarov ha appreso da queste due menti brillanti, il difensore racconta di aver raccolto il meglio da ciascuno di loro. “Da Inzaghi, ho preso l’intelligenza e la furbizia nella gestione delle menti e degli uomini,” afferma, riconoscendo quel pizzico di fortuna che spesso accompagna i bravi allenatori, così come la capacità di salvaguardare gli asset migliori della squadra.
Dall’altro lato, però, la grande mentalità vincente di Conte è un’altra fonte di ispirazione per Kolarov, un elemento che lo ha accompagnato durante tutta la carriera. Non si tratta solo di saper vincere, ma di come affrontare le sfide e come consentire alla squadra di crescere sia a livello pratico che mentale. Il difensore sottolinea che la sua esperienza con Conte e Inzaghi non è stata solo un momento di passaggio, ma un arricchimento che lo ha aiutato a progredire nel suo percorso calcistico.