Nell’era digitale, la sicurezza informatica è diventata una priorità assoluta, e i ransomware rappresentano una delle principali minacce che utenti e aziende si trovano ad affrontare. Questi malware non solo compromettono i dati, ma mettono a rischio anche la tranquillità delle operazioni quotidiane. Scopriamo insieme come funzionano, quali sono i rischi e, soprattutto, come difendersi.
I ransomware, o malware criptati, sferrano attacchi insidiosi limitando l’accesso a device digitali come PC, tablet e smartphone. Questo avviene attraverso un processo di crittografia che rende i dati inaccessibili finché non viene versato un riscatto. Per molti, la parola “riscatto” evoca paura e confusione. Secondo le statistiche, nel 2023 oltre il 24% delle violazioni di dati è stato causato da ransomware. Le organizzazioni hanno avvertito un incremento dell’66% degli attacchi.
Ma, da dove comincia tale incubo? Il processo attacca in fasi ben definite. Si parte con la distribuzione, dove e-mail di phishing o link malevoli colpiscono le vittime. Poi, il malware si comunica con i server di controllo passando alla fase di comando e controllo. Una volta che gli aggressori esplorano il sistema in cerca di dati preziosi, avviene la crittografia dei file. A quel punto, è il turno dell’estorsione, quando minacce e richieste di pagamento emergono. Infine, la fase di risoluzione entra in gioco, e la vittima affronta una difficile scelta: pagare, tentare di ripristinare i dati con backup, o avviare una ricostruzione completa.
Come reagire a un attacco ransomware
Se ci si trova ad affrontare un attacco ransomware, è fondamentale agire rapidamente. Un “prontuario” di azioni da intraprendere può rivelarsi prezioso. Innanzitutto, contattare le autorità: la Polizia Postale può fornire supporto e incrementare le possibilità di recuperare i dati. È saggio documentare la situazione, pertanto scattare una foto del messaggio di riscatto può rivelarsi utile nel corso della denuncia.
Un altro passo cruciale è interrompere qualsiasi connessione: scollegare il Wi-Fi e i cavi Ethernet può impiegare un attimo per limitare la diffusione dell’infezione. Nel caso siano stati realizzati backup, è essenziale scollegarli subito, per evitare che anche questi vengano compromessi. Procedere a una reinstallazione completa del sistema operativo risulta essere una mossa drastica, ma talvolta necessaria. Dopodiché, utilizzare strumenti di decrittazione disponibili tramite il proprio antivirus può aiutare, sempre che ci sia la possibilità di riottenere i file senza pagare un riscatto.
Identificare il tipo di ransomware che ha colpito diventa cruciale: esistono risorse come NoMoreRansom.org che possono offrire assistenza in questa fase. Slast but not least, è importante reimpostare tutte le password, compresi quelle salvate nel browser, per proteggere anche i propri account online.
Strategie per prevenire attacchi ransomware
La prevenzione è senza dubbio l’approccio migliore per evitare problematiche correlate ai ransomware. Anche se al momento non si ha subito un attacco, non bisogna mai abbassare la guardia. Gli specialisti consigliano di adottare strumenti essenziali per garantire la sicurezza informatica. Questa lista può includere l’uso di software anti-malware, oltre a implementare autenticazione a due fattori, firewall, e un attento filtraggio della sicurezza delle e-mail.
E non dimentichiamo di mantenere i software sempre aggiornati! Infatti, nel 2017 l’attacco WannaCry ha colpito migliaia di computer sfruttando vulnerabilità che erano già state corrette mesi prima. Coloro che avevano installato le patch di sicurezza sono riusciti a sorvolare il disastro.
In aggiunta, è fondamentale effettuare backup regolari. Rendi i backup inaccessibili dall’ambiente IT primario per assicurarti che non possano essere compromessi insieme ai dati originali. I criminali informatici cercano di estorcere per danno massimo, e sapere di avere un piano B è cruciale.
La minaccia dei ransomware è reale e sempre più sofisticata; un approccio proattivo risulta essere la chiave per proteggere se stessi e le proprie informazioni.