Domenica si consumerà una sfida avvincente tra Fiorentina e Inter, due formazioni pronte a duellare non solo sul terreno di gioco, ma anche in un campo finanziario, dove i conti e gli investimenti stanno diventando cruciali per il futuro delle società. Questo confronto si arricchisce ulteriormente con gli intrecci tra il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, e Oaktree Capital Management, creando così uno scenario affascinante che offre spunti di riflessione su come il calcio moderno non sia solo una questione di tattiche e giocatori, ma anche di denaro e strategie economiche.
Come evidenziato nell’edizione di oggi de La Gazzetta dello Sport, Rocco Commisso ha investito in maniera massiccia nella Fiorentina sin dal suo arrivo nel 2019. Le cifre parlano chiaro: un totale di ben 474 milioni di euro, una somma che evidenzia l’impegno del presidente nel rilanciare la società gigliata. Questi importi si suddividono in diverse categorie. I 170 milioni sono stati inizialmente utilizzati per l’acquisto del club stesso e per le spese legate alla chiusura della compravendita. Un’esigenza fondamentale vista la situazione pregressa del club.
Successivamente, in un passo fondamentale per il futuro, ha investito 154 milioni in un versamento in conto capitale, la cui parte predominante, vale a dire 122 milioni, è stata dedicata alla costruzione del tanto atteso Viola Park. Questo progetto rappresenta un tassello cruciale, mirando a non solo migliorare l’infrastruttura della squadra, ma anche a offrire uno spazio adeguato ai tifosi e alle famiglie. Infine, ulteriori 150 milioni sono stati utilizzati per una sponsorizzazione legata a Mediacom, segno dell’intento di Commisso di espandere le risorse economiche e la visibilità del club.
Quindi, il profilo degli investimenti di Commisso appare piuttosto robusto. Tuttavia, si fa notare che il percorso non sia stato privo di sfide. I tifosi, che hanno sostenuto il club nei momenti difficili, si chiedono se tutte queste spese porteranno ai risultati sperati in termini di prestazioni sul campo. Ma la verità è che Rocco ha messo in campo una strategia di lungo periodo per riemergere tra le grandi del campionato.
Oaktree e il ruolo delicato nel calcio
Se da una parte c’è Commisso con i suoi 474 milioni di euro investiti nella Fiorentina, dall’altra c’è Oaktree Capital che ha un ruolo non indifferente nella scena calcistica italiana. Se si esamina l’operato di Oaktree, le cifre si presentano in una dimensione più contenuta, ma va sottolineato che l’orizzonte temporale considerato è decisamente più ristretto. Infatti, dall’arrivo di Oaktree a maggio, sono stati mobilitati ben 442 milioni di euro, dei quali 395 milioni sono legati direttamente a un prestito non rimborsato dalla precedenza dirigenza.
Nonostante l’entità di questi importi potrebbe far pensare a una minore incidenza rispetto ai 474 milioni di Commisso, è importante notare che la gestione di Oaktree gioca un ruolo cruciale per mantenere i bilanci in equilibrio e gestire le difficoltà economiche del gruppo Suning, proprietario dell’Inter. Inoltre, i restanti 47 milioni sono stati utilizzati per versamenti in conto capitale che riflettono gli sforzi della società per garantirsi la solidità necessaria in un periodo di incertezze globali. Anche in questo caso, però, i tifosi devono tener conto del futuro della loro squadra.
È evidente che le sorti di Oaktree e la sua gestione saranno fondamentali non solo per l’Inter e le sue prestazioni sul campo, ma anche per l’immagine che essa vuole proiettare in Europa e nel mondo. Vita complicata nel calcio professionistico, dove i risultati non si misurano solo coi goal, ma anche con la stabilità economica. Così, la partita tra Fiorentina e Inter domenica si giocherà in un contesto dove gli investimenti e le strategie finanziarie faranno la loro parte, rendendo ogni squadra non solo un avversario sul campo, ma un protagonista di un grande spettacolo di manovre, tra numeri e ambizioni.