ChatGPT è uno strumento di intelligenza artificiale che ha guadagnato molta popolarità nel tempo, offrendo supporto in diversi ambiti come la scrittura, la traduzione e molto altro. Tuttavia, la sua natura non infallibile crea confusione fra gli utenti. Questo articolo esplora le migliori pratiche per utilizzare ChatGPT in modo efficace e sicuro, tenendo presente alcuni aspetti fondamentali da considerare.
ChatGPT non è Google: un malinteso comune
Uno degli errori più classici quando si utilizza ChatGPT è quello di pensare che possa funzionare come un motore di ricerca tradizionale. A differenza di Google, che recupera informazioni da una vasta rete di fonti disponibili su internet, ChatGPT opera in modo diverso. Infatti, si basa su un modello di linguaggio che genera risposte plausibili attingendo da dati su cui è stato addestrato. Questo, però, non garantisce che le risposte siano precisissime.
Quando ci rivolgiamo a ChatGPT magari con domande generiche come “Cos’è la storia?” potremmo ricevere risposte che, pur essendo scorrevoli, mancheranno di quella specificità che ci attenderemmo. Di certo, ChatGPT non è infallibile e, in alcune occasioni, potrebbe restituire informazioni errate, dunque dobbiamo sempre esercitare un certo grado di cautela e verifica. Al posto di affidarsi esclusivamente a questo strumento, sarebbe utile considerare anche altre risorse come Perplexity, concepito proprio per fornire contenuti citati e verificabili, e recuperare informazioni dal web in modo più rigoroso.
Inoltre, se siamo abbonati a ChatGPT Plus, potremmo trovare utile la funzione Search, che utilizza Bing come motore di ricerca, per aiutare nella ricerca di informazioni più accurate. Ma ecco il punto: è vitale non usare ChatGPT come prima e unica fonte di informazioni. È un assistente, non un oracolo; portare questo in mente ci permette di utilizzarlo in modi più proficui.
Scrivere comandi chiari: la chiave per risultati migliori
L’arte di formulare richieste efficaci per ChatGPT è fondamentale. Spesso, per mancanza di chiarezza, si creano malintesi. Ad esempio, se chiediamo qualcosa di vago, come “Spiegami l’universo”, non possiamo aspettarci di ottenere una risposta completa. Invece, ottimizzare la richiesta è essenziale. Si potrebbe dire: “Spiegami com’è nato l’universo, in particolare la teoria del Big Bang. Sono un bambino di 10 anni e mi serve aiuto per un compito”, questa specificità aiuta a ottenere risposte più mirate.
Le istruzioni devono sempre essere chiare, delineando ciò di cui abbiamo bisogno. Questo non solo aiuta il modello a darci informazioni più pertinenti, ma crea anche un contesto che facilita l’elaborazione della risposta. Inoltre, è utile condividere dettagli che possono influenzare la risposta, come il pubblico a cui si rivolge. Se il destinatario è un bambino o un adulto, il linguaggio e le spiegazioni cambieranno notevolmente.
Per migliorare ulteriormente l’efficacia delle domande, fornire esempi aiuta il sistema a comprendere lo stile e il tono attesi. Se stiamo chiedendo di scrivere una email, ad esempio, allegare un campione di email già esistente ma modificato per rimuovere dati sensibili compie la magia. In questo modo, ChatGPT impara da ciò che già abbiamo e fornisce delle risposte che rispondono meglio alle nostre aspettative.
Riflessioni sui dati sensibili: una questione di privacy
Quando interagiamo con ChatGPT, è cruciale tenere presente un aspetto non da poco: la questione dei dati sensibili. Mentre utilizziamo questo strumento per scrivere un profilo, esplorare le nostre finanze o pianificare viaggi, ci sono elementi di vulnerabilità nei dati che condividiamo. OpenAI, la compagnia dietro ChatGPT, raccoglie dati per ottimizzare le prestazioni del modello e questo porta a riflettere su quali informazioni riveliamo.
Fortunatamente, abbiamo la possibilità di controllare come vengono utilizzati i dati. Accedendo alle impostazioni del proprio profilo e guardando nella sezione “Controllo dati”, possiamo disattivare l’opzione di utilizzo delle conversazioni per l’addestramento del modello. Questo step è fondamentale se ci preoccupiamo della privacy e della sicurezza delle informazioni personali. Manterrà riservati dettagli sensibili evitando che vengano usati nel futuro per migliorare ulteriormente ChatGPT. Rimanere informati e controllare le impostazioni è sempre il modo giusto per navigare nel mondo dell’intelligenza artificiale.
Utilizzare ChatGPT in modo responsabile richiede attenzione e comprensione delle sue potenzialità e limitazioni. Ma, con le giuste pratiche, può diventare un ottimo alleato per vari compiti quotidiani.