La pressione alta, conosciuta anche come ipertensione, rappresenta un’importante questione di salute pubblica in India, dove il numero di persone colpite è in costante aumento. Negli ultimi anni, le stime indicano che circa il 30-40% degli adulti nelle città e il 20-25% in aree rurali soffrono di questa condizione. Considerata un “killer silenzioso” a causa della mancanza di sintomi evidenti, l’ipertensione può avere effetti devastanti sul corpo umano. Un aspetto cruciale di questa problematica riguarda la salute dei reni, organi essenziali per il filtraggio delle tossine. In un’intervista con Jagran English, il Dott. V. Vaishnavi, un nefrologo esperto all’Asian Institute of Nephrology and Urology di Hyderabad, ha approfondito come la pressione sanguigna elevata influisca sulla funzionalità renale.
I reni, che sono organi a forma di fagiolo situati nella parte bassa della schiena, sono essenziali per la salute del nostro organismo. Secondo il Dott. Vaishnavi, questi organi non solo filtrano i rifiuti e il liquido in eccesso dal sangue, ma secernono anche una sostanza chiamata renina. Questa sostanza è fondamentale per la regolazione della pressione sanguigna. Quando la pressione sanguigna è elevata, può essere uno dei primi segnali di una malattia renale sottostante. Col passare del tempo, una pressione elevata può danneggiare i delicati vasi sanguigni presenti nei reni, facendoli assottigliare e indurire. Questo processo compromette la capacità del rene di ricevere sangue in modo adeguato, con ripercussioni gravi sulla sua funzionalità .
Come l’ipertensione deteriora la funzione renale
Uno degli impatti più significativi dell’ipertensione sui reni è il danno ai glomeruli, le piccole unità filtranti che rimuovono le impurità dal sangue. Un’elevata pressione può portare a un deterioramento di queste strutture, causando una condizione chiamata proteinuria, in cui le proteine fuoriescono nell’urina. La proteinuria è un indicativo fondamentale di danno renale e segnala un possibile peggioramento verso una situazione di danno renale irreversibile. Con il calo della funzionalità renale, il corpo perde la capacità di regolare i liquidi e gli elettroliti. Questo porta a ritenzione idrica, gonfiore e persino a un ulteriore aumento della pressione sanguigna. Esiste un legame ciclico tra ipertensione e malattia renale: quando la funzione renale peggiora, la pressione sanguigna tende a salire, creando così un difficile circolo vizioso.
Il rischio di insufficienza renale e l’importanza di interventi precoci
L’ipertensione non controllata può accelerare la progressione di eventuali malattie renali già esistenti, aumentando il rischio di insufficienza renale. Quando si raggiunge questo stadio critico, i pazienti possono dover affrontare trattamenti come la dialisi o, nei casi più gravi, un trapianto di rene. È dunque evidente l’importanza di una gestione e di un intervento tempestivi per contrastare questa condizione pericolosa. Il Dott. Vaishnavi sottolinea come prevenire l’ipertensione sia essenziale per mantenere in buono stato la salute renale.
Strategie per prevenire l’ipertensione e mantenere i reni sani
Il Dott. Vaishnavi suggerisce diverse modifiche nello stile di vita che possono contribuire a ridurre la pressione sanguigna. Una dieta equilibrata, povera in sodio, è fondamentale. Inoltre, dedicare almeno 30 minuti al giorno a un’attività fisica regolare è di grande aiuto per mantenere un peso sano. Evitare il fumo, limitare l’assunzione di alcolici e monitorare regolarmente la pressione possono rivelarsi strategie decisive. In alcuni casi, potrebbero rendersi necessari controlli medici e terapie farmacologiche per chi è già affetto da ipertensione. Insomma, una maggiore consapevolezza riguardo alla salute renale e alla pressione sanguigna è l’obiettivo centrale per garantire un benessere duraturo.