Il gioco d’azzardo online ha preso piede in Italia, diventando una forma di intrattenimento popolare ma potenzialmente rischiosa. Con l’aumento della partecipazione, aumentano anche le preoccupazioni riguardanti le dipendenze. L’Autorità AAMS ha adottato misure per proteggere i giocatori attraverso strumenti come il programma di autoesclusione, che permette di limitare l’accesso ai casinò virtuali. Ma quali sono esattamente i dettagli di questo programma? E quali alternative esistono per chi si sente sopraffatto? Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha introdotto il programma di autoesclusione come misura di protezione per i giocatori che sentono di avere problemi con il gioco. Questo strumento funziona principalmente in due modi: l’autoesclusione può essere temporanea o totale. Con il blocco tempestivo dell’IP, l’utente può scegliere di limitare la propria attività per un periodo di 30, 60 o 90 giorni. Durante questo arco temporale, non sarà possibile accedere ai casinò online con dominio .it.
Dall’altra parte, c’è la possibilità di un’esclusione totale, che vieta al giocatore di visitare i casinò online per sempre. Questa opzione è decisamente più severa ma può risultare necessaria per chi ha realmente bisogno di aiuto. La necessità di questo programma non è da sottovalutare, soprattutto considerando che secondo una ricerca effettuata da Nomisma, il 42% dei giovani tra i 14 e i 19 anni gioca d’azzardo, mentre il 12% degli over 65 si trova a combattere con dipendenze. Questi dati evidenziano l’urgenza di una soluzione efficace per contrastare questi fenomeni.
Insidie del programma di esclusione AAMS
Nonostante le buone intenzioni, ci sono diversi aspetti problematici legati al programma di autoesclusione di AAMS. Per esempio, la sola idea di chiudere l’accesso ai casinò online può sembrare una soluzione, ma in realtà non è così semplice. Mentre AAMS riesce a limitare l’accesso ai siti italiani, gli utenti spesso trovano modi alternativi per giocare su piattaforme straniere.
Un ulteriore elemento da considerare è la facilità con cui è possibile disattivare l’autoesclusione. Anche se il programma è concepito per durare 30, 60 o 90 giorni, molti utenti potrebbero trovarsi in difficoltà quando questo periodo scade e si trovano di nuovo con l’accesso libero ai casinò. Inoltre, l’esclusione totale, che dovrebbe essere un rimedio duraturo, può essere disattivata dopo sei mesi, senza un sistema di supporto strutturato per i giocatori. Anche se molti utenti riferiscono miglioramenti, la questione è che non ci sono garanzie che non si torni a giocare.
Le alternative per chi lotta contro la dipendenza
Se hai notato segnali di dipendenza dal gioco, è importante sapere che non sei solo e che ci sono risorse disponibili per aiutarti. L’autoesclusione AAMS è un primo passo fondamentale, ma non è l’unico strumento a tua disposizione. Esistono organizzazioni nazionali e internazionali che offrono supporto psicologico e materiali informativi per affrontare la dipendenza.
Queste organizzazioni possono fornire risorse per gestire stress e ansia che spesso derivano dal gioco d’azzardo online. Così come AAMS, alcune di queste società forniscono programmi di autoesclusione che possono andare a bloccare anche altri siti di gioco d’azzardo. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il panorama online è in continua evoluzione; nuovi casinò emergono con frequenza e diventa complicato raggiungere ogni piattaforma.
Pertanto, la consapevolezza personale e la volontà di mantenere il controllo sono centrali per un approccio sano al gioco. Sapersi fermare e chiedere aiuto non è un segno di debolezza, anzi, è una mossa intelligente per assicurarsi un gioco sicuro e responsabile.
Un gioco d’azzardo responsabile è possibile, ma richiede impegno e determinazione da parte dell’individuo. L’AAMS e altre strutture possono offrire le giuste infrastrutture per supportare il percorso verso un cambiamento positivo.