La cardiochirurgia rappresenta un settore fondamentale della sanità e l’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro emerge in questo contesto. I risultati recenti dimostrano l’efficacia e l’aumento della qualità delle prestazioni offerte. Nei prossimi paragrafi, scopriremo insieme i dati più significativi emersi dal Piano nazionale esiti, i successi della struttura catanzarese e il panorama sanitario in Calabria.
Nel panorama delle strutture ospedaliere italiane, la cardiochirurgia dell’Azienda “Renato Dulbecco” si distingue come una delle 35 strutture alto volume che hanno raggiunto risultati eccellenti, superando il 60% fissato dal Dm 70/2015. Questo dato deve far riflettere su come negli ultimi tre anni ci sia stato un incremento delle prestazioni e una costante innovazione delle procedure cliniche. La Calabria, vista da una lente più ampia, sta migliorando l’assistenza sanitaria a tutti i livelli, e Catanzaro ne è un esempio lampante. I risultati, presentati a Roma dal Cnel, rivelano che il numero di ricoveri in tutta Italia è quasi tornato ai valori prepandemici, con 8 milioni di ospedalizzazioni annuali. Un principio fondamentale nel mondo della salute: migliorare significa anche essere più rapidi e capaci nel rispondere ai bisogni dei pazienti.
Un altro dato rilevante è l’accresciuta tempestività nell’esecuzione dell’angioplastica coronarica per i pazienti affetti da infarto . Le analisi del 2023 riportano che oltre il 60% delle procedure di angioplastica coronarica percutanea sono state eseguite entro 90 minuti dall’arrivo in ospedale. Questo è un aspetto cruciale, poiché ogni momento conta in situazioni di emergenza cardiovascolare. Il passaggio dal 57% del 2022 al 63% rappresenta una crescita importante e un’indicazione chiara che l’ospedale è sempre più preparato e in grado di assistere i pazienti nelle situazioni di emergenza. Ogni angolo dell’ospedale lavora in sinergia per garantire che i pazienti ricevano le cure di cui hanno bisogno nel minor tempo possibile, seguendo le migliori pratiche cliniche e protocolli d’emergenza.
In un contesto più ampio, la cardiochirurgia della “Dulbecco” si piazza tra le prime 18 strutture nel Centro-Sud, una notizia che certamente porta orgoglio alla comunità. Questo posizionamento strategico si basa sul numero di ricoveri per bypass aorto-coronarico, dove si è registrato un recupero significativo. Il dato risulta evidente nel raffronto con l’anno precedente, dove si denotava una maggiore efficienza e una concentrazione di casistica che riflette la professionalità e la dedizione delle equipe mediche. Questi risultati non rappresentano solo numeri, ma il frutto del lavoro instancabile di medici e personale dedicato, che ogni giorno si impegna per il benessere dei pazienti.
Ma nonostante gli ottimi risultati in cardiochirurgia, non tutte le aree della medicina in Calabria mostrano performance analoghe. Il report suggerisce che, purtroppo, il settore muscolo-scheletrico ha ancora delle sfide da affrontare. Diverse regioni, tra cui Calabria, Liguria e Basilicata, non raggiungono la soglia del 60%. Ci sono, però, segnali positivi: dieci strutture hanno migliorato le loro performance recuperando e superando il 75%. Tra queste c’è anche l’ospedale di Paola, che ha dimostrato di voler innalzare il livello delle proprie prestazioni. Questo monitoraggio evidenzia la volontà di accrescere gli standard sanitari in tutto il territorio, accettando le sfide e lavorando su nuovi piani di azione che stimolino tali progressi. Una spinta verso un sistema sempre più integrato e performante.