Ottobre 18, 2024

Djokovic difende Sinner e critica il sistema: “Troppe incoerenze, è difficile per Jannik”

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Novak Djokovic ha espresso forti critiche nei confronti del sistema attuale nel mondo del tennis, sottolineando che è evidente a tutti, anche a chi non segue il tennis, che qualcosa non funziona. Durante una conferenza stampa a Shanghai, dove è impegnato nel torneo Masters 1000, il campione serbo ha commentato il ricorso presentato dalla WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) alla Corte Arbitrale dello Sport di Losanna. Il ricorso è stato fatto dopo l’assoluzione di Jannik Sinner nel caso legato al Clostebol, un’assoluzione che era stata pronunciata il 19 agosto dalla International Tennis Integrity Agency (ITIA).

Djokovic non ha nascosto il suo sostegno nei confronti del giovane tennista italiano, lodandone la forza mentale durante tutto il processo: “Jannik ha vinto tutti e tre gli appelli che ci sono stati finora. Deve essere davvero dura per lui, il suo team e la sua famiglia. È impressionante ciò che sta facendo, continuando a giocare a un livello altissimo, vincendo Slam e la maggior parte delle partite. Questa situazione non è positiva per il tennis, spero si risolva il prima possibile. Qualunque cosa accada, spero che la decisione venga presa rapidamente”.

Le critiche di Djokovic al sistema tennistico

Djokovic non è nuovo a critiche nei confronti dell’organizzazione del tennis gestita dall’Association of Tennis Professionals (ATP). Anche in passato ha sollevato dubbi sulla coerenza del sistema, e riguardo al caso Clostebol ha dichiarato: “Capisco la frustrazione dei giocatori per la mancanza di coerenza. Da quanto ho capito, il caso di Sinner è stato risolto nel momento in cui è stato annunciato. Tuttavia, sembra che siano passati cinque o sei mesi prima che la notizia arrivasse a lui e al suo team. Ci sono chiaramente molti problemi nel sistema. Mancano protocolli chiari e standardizzati, e capisco perché molti giocatori si chiedano se vengano trattati tutti allo stesso modo. Penso che debba esserci un cambiamento collettivo, ed è abbastanza ovvio”.

Il ricorso della WADA: quali scenari possibili?

In merito al ricorso presentato dalla WADA, l’agenzia ha chiarito che non richiede la cancellazione di nessun risultato ottenuto da Sinner, tranne quelli già sanzionati dal tribunale di primo grado. Tuttavia, c’è la possibilità che la WADA richieda una squalifica che potrebbe tenere il tennista lontano dai campi per 1 o 2 anni.

Inizialmente, Sinner aveva perso solo i punti e il montepremi guadagnati al torneo di Indian Wells a marzo. Al momento, il tennista italiano può continuare a competere senza restrizioni, ma il futuro resta incerto. La Corte Arbitrale dello Sport dovrà decidere se confermare o annullare la sentenza di primo grado, ma i tempi saranno lunghi: per una sentenza di secondo grado potrebbero volerci almeno sei mesi.

Nel frattempo, Sinner può concentrarsi sul suo gioco, con la certezza che i titoli conquistati nei mesi scorsi non verranno revocati. Adesso, la palla passa agli avvocati, mentre il giovane tennista prosegue la sua carriera senza ulteriori intoppi